Una storia paradossale, di dolore e di perdita e di drammatico scambio di persona quella che vi raccontiamo e che viene dall’Agrigentino.
Protagonista un anziano di un Paese della provincia di Agrigento ricoverato nell’ospedale del capoluogo per aver contratto il Covid19. Dall’ospedale, dopo qualche tempo, la drammatica chiamata che avvisa la famiglia che il loro congiunto è deceduto, Fin qui una ordinaria quanto terribile storia di questi tempo. Salvo che l’uomo non era morto
In tempo di coronavirus accade anche questo: che il carro funebre arrivi in ospedale mandato dalla famiglia, ma il paziente è vivo. E’ l’incredibile vicenda di un anziano di San Biagio Platani, paesino di circa 3200 anime tra le montagne dell’Agrigentino.
Il signor Rossi (utilizziamo un nome di fantasia per salvaguardare la privacy della famiglia) è stato uno degli anziani del paese che in questa seconda ondata di pandemia ha contratto il virus. Dato il peggioramento delle sue condizioni era stato trasferito all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Dopo diversi giorni dal suo ricovero, la famiglia viene contattata telefonicamente e messa a conoscenza della morte del povero anziano. I familiari affranti dal dolore si recano in ospedale con il carro funebre per andare a prelevare la salma del loro congiunto. Ma una volta arrivati al nosocomio, apprendono con sorpresa e inattesa gioia che l’anziano non era deceduto affatto e che si era trattato di un errore di persona. Insomma l’ospedale aveva chiamato la famiglia sbagliata.
San Biagio ha fatto i conti in questi mesi con un bilancio pesante, un numero di contagi rilevante e tre deceduti.
Nella prima ondata il piccolo paese dell’Agrigentino era uscito indenne dal virus, ma dopo il mese di settembre è stato travolto inesorabilmente dal contagio.
Una storia che ha dell’incredibile e che fortunatamente non si è conclusa con un triste epilogo almeno per questa famiglia. Ma la vicenda del morto redivivo ha fatto l giro del Paese e dei social e non sono stati risparmiati commenti sarcastici sull’errore di persona.
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