Sono in corso le ricerche dei 18 dispersi del naufragio avvenuto nella notte fra sabato e domenica in acque Sar maltesi. Impossibile ipotizzare che qualcuno dei naufraghi sia ancora in vita, sia perché è trascorso troppo tempo (erano le 4:33 di domenica quando la nave Nadir della Ong tedesca Resqship ha tratto in salvo 22 persone e recuperato i cadaveri di 2 uomini), sia perché le condizioni meteo sono peggiorate.

Interrogatorio per i sopravvissuti

Gli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento stanno cercando di ascoltare i 22 sopravvissuti, ma fra i 13 uomini e le 9 donne, originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Senegal, c’è molta ritrosia a parlare. Tutti sono sotto choc e fortemente impauriti. Al momento, l’unica cosa che hanno detto è d’aver pagato 3 mila dinari tunisini per la traversata da Sfax.

Procura Agrigento apre inchiesta

La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, ha aperto un’inchiesta sul naufragio di Pasqua nonostante la tragedia si sia consumata nel Mediterraneo centrale, in acque Sar maltesi. Ventidue, fra cui 9 donne, i superstiti salvati dalla nave Nadir della Ong tedesca Resqship che ha recuperato anche i cadaveri di due uomini. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti vi sarebbero 18 dispersi, proprio quelli che si continuano a cercare.

Fascicolo a carico di ignoti

I pm di Agrigento hanno aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. La barca in ferro, di 7 metri, sulla quale viaggiavano i migranti partiti da Sfax, è colata a picco e i 22 sarebbero rimasti in acqua per almeno un paio d’ore.

Mille arrivati in 27 sbarchi

Intanto mille migranti sbarcati nel solo giorno di Pasqua. La temuta emergenza si fa intravedere non appena il tempo migliora. Altri 233 migranti, con sei diverse imbarcazioni, sono arrivati a Lampedusa dove gli sbarchi, a partire da mezzanotte di sabato e fino a domenica sera, sono stati 26 per un totale di 974 persone. Sui barchini, soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera, c’erano gruppi di 42 persone (11 donne e 2 minori), 40 (12 donne e 2 minori), 40 (13 donne e 5 minori), 36 (10 donne e 4 minori), 40 (4 donne) e 35 (8 donne) provenienti da Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Burkina Faso, Camerun, Congo e Gambia. Gli ultimi arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove le presenze sono adesso 1.847 a fronte di una capienza di poco meno di 400 posti.

Nella notte, poi, il ventisettesimo sbraco. Trentasei migranti, fra cui 8 donne e un minore, sono stati soccorsi, in area Sar, dalla motovedetta Cp319 della Guardia costiera. Il barchino di 7 metri sul quale viaggiavano, salpato alle ore 3 di venerdì scorso, è stato lasciato alla deriva, e i migranti, dopo il trasbordo sull’unità di soccorso sono stati sbarcati a Lampedusa. Hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea.

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