“L’unica ‘disumanità’ è quella di chi, balbettando e arretrando, favorisce il business schifoso dell’immigrazione clandestina”.
Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini torna, su Facebook, a ribadire il suo no all’approdo di Open Arms a Lampedusa e a criticare il ministro Trenta per non aver firmato il secondo divieto d’ingresso alla nave della Ong e il premier Conte per la lettera in cui lo accusa di ‘comportamento sleale’.
“Riapertura dei porti e mangiatoie? Non nel mio nome” aggiunge il ministro ricordando che in un anno gli sbarchi sono “crollati dell’80%”, cifre e risultati “concreti dopo anni di disastri di Renzi e del Pd”.
“Orgoglioso – conclude Salvini – di essere ‘ossessionato’ dalla difesa dei confini del mio paese” Su Twitter il ministro ha poi postato un sondaggio di Sky in cui la sua linea prevale su quella del ministro della Difesa: “nemmeno trenta…che disumani questi italiani!” scrive riferendosi alla percentuale di telespettatori che si sono espressi a favore della linea della Trenta.
“L’emergenza medica a bordo di Open Arms? Balle”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo la visita del medico di Lampedusa ai 13 migranti sbarcati, uno solo dei quali aveva un’otite. “Siamo davanti all’ennesima presa in giro della ong spagnola che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia – aggiunge – Queste Ong fanno solo battaglia politica sulla pelle degli immigrati e contro il nostro paese. Ma io non mollo”
Intanto un esposto relativo alla condotta del prefetto di Agrigento per il caso Open Arms è stato presentato stamani alla procura della città siciliana dall’Associazione giuristi democratici. Nel documento si denuncia il mancato rispetto dell’ordinanza del Tar del Lazio sulla gestione dello sbarco dei migranti e si chiede di valutare eventuali ipotesi di “violazioni commissive o omissive” di rilievo penale.
Il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, non rilascia dichiarazioni in merito all’esposto. A dovere disporre lo sbarco dei migranti della Open Arms, anche dopo l’ordinanza del Tar del Lazio, avrebbe dovuto essere il Viminale. La Capitaneria di porto, intanto, per quanto di sua competenza, continua a garantire l’incolumità e la salute dei profughi, non appena vengono segnalate esigenze, ad effettuare le cosiddette evacuazioni mediche.
Il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha deciso di postare sul suo profilo facebook l’hashtag #IoSonoPescatore, indossando anche una T
shirt con la stessa scritta, per protesta contro la decisione di continuare a trattenere a bordo della Open Arms i profughi.
Martello, che è figlio di pescatori, spiega così la sua iniziativa: “La prima volta che sono salito su una barca mi hanno insegnato che ogni
vita umana in pericolo va salvata. Perché il mare ha le sue regole, e vanno rispettate”.
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