Palma di Montechiaro si ferma e si stringe nel dolore per l’ultimo, commosso, saluto alla piccola Ginevra Manganello, la bimba di due anni e sette mesi morta tragicamente martedì scorso in un incidente divampato all’interno di un appartamento nel centro del paese dell’Agrigentino.

Questa mattina si sono svolti i funerali celebrati dall’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano alla Chiesa Madre davanti ad una moltitudine di persone che ha voluto stringersi attorno ai familiari per condividerne il dolore.

Feretro bianco in un silenzio assordante

Un silenzio assordante nel quale solo i rintocchi delle campane a lutto hanno fatto rumore, è apparso il feretro bianco di Ginevra.

“Un momento straziante”

L’arcivescovo durante la sua omelia ha sottolineato: “Noi fedeli, e in particolare modo i genitori, riconosciamoci dinanzi a Dio bisognosi della sua misericordia”.

Funerali che visto anche dei momenti difficili a causa di un malore che ha colpito due familiari. Entrambi sono stati soccorsi dal personale medico e trasportati in ambulanza. “È stato un momento molto doloroso, struggente, vedere quella bara bianca è stato straziante – ha dichiarato il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino – e il comune sta facendo di tutto per stare vicino alla famiglia con una raccolta fondi e con tutto ciò che è possibile per lenire per quanto possibile questo immenso dolore”.

Le indagini della Procura di Agrigento

Proseguono, intanto, le indagini alla ricerca delle cause della tragedia. La Procura di Agrigento, con il sostituto procuratore Maria Barbara Cifalinò, ha aperto un fascicolo d’inchiesta e sequestrato l’intera palazzina. L’attività investigativa è stata affidata ai poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro e al Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco di Palermo. Si cerca di capire come e perché si sia scatenato l’incendio mortale. La pista maggiormente battuta è quella di un malfunzionamento dell’impianto elettrico con conseguente corto circuito rivelatosi fatale.