Si avviano le procedure per permettere agli organi inquirenti di far luce su quanto accaduto dalla strage collegata all’esplosione di Ravanusa. I Gos, gruppi operativi speciali dei vigili del fuoco, sono al lavoro da questa mattina per il ripristino della viabilità nell’area interessata dall’esplosione. Quest’attività, che continua anche nelle ore serali, si rende necessaria al fine di agevolare i sopralluoghi tecnici. Attività che verrà condotta e disposta dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei prossimi giorni.

Sgombero dei luoghi

Si prepara quindi il terreno per permettere a forze dell’ordine, magistrati e soprattutto tecnici specializzati di effettuare i necessari sopralluoghi e stabilire quindi le cause della terribile esplosione. Una sorta di “sgombero” dei luoghi in modo da rendere quanto più visibili i luoghi e ricostruire con la massima attenzione ogni particolare per permettere di arrivare alla verità e alle eventuali responsabilità.

Conclusa fase di ricerca e soccorso

Con l’individuazione ed il recupero delle ultime due vittime rimaste coinvolte nel crollo degli edifici, i vigili hanno concluso la fase di “Search and Rescue”, ovvero di ricerca e soccorso. Ma da ieri per l’appunto sono sulla scena il posto di comando avanzato per il coordinamento delle attività di collaborazione che verranno eventualmente richieste dalla Procura della Repubblica, il personale con i mezzi speciali di movimento terra e le sezioni operative per i sopralluoghi di verifica, le attività di messa in sicurezza ed il recupero dei beni di prima necessità delle persone evacuate dalla zona rossa.

Le ultime due vittime estratte

Sono stati ritrovati martedì dai vigili del fuoco i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina, i due dispersi dell’esplosione di gas avvenuta a Ravanusa. I cadaveri erano nel garage del palazzo di quattro piani crollato. Sono così nove le persone senza vita estratte dalle macerie. Tra le vittime accertate c’è anche Selene, la giovane donna incinta di 9 mesi che a giorni avrebbe dovuto partorire Samuele. Con lei, infermiera, dalle macerie di via Trilussa i soccorritori hanno estratto i corpi esanimi del marito Giuseppe, e dei suoceri Angelo ed Enza. Una famiglia distrutta.

Lutto cittadino

A Ravanusa sarà lutto cittadino fino al giorno dei funerali, stabilito per domani, venerdì 17 dicembre. A proclamarlo il sindaco Carmelo D’Angelo che da sabato sera, quando è scoppiato un tratto di metanodotto cittadino, non s’è mosso un solo attimo da via Trilussa, dove nove persone sono morte nel crollo delle case.

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