Mentre a Ravanusa si continua a scavare alla ricerca dei dispersi, arrivano nuove testimonianze di alcuni residenti della zona in cui è avvenuta l’esplosione. Quella che sembrava essere una bomba è stata, invece, la deflagrazione causata da una presunti la fuga di gas su cui stanno indagando gli investigatori coordinati dalla Procura di Agrigento. Alcuni residenti del quartiere in cui sono crollate le palazzine fanno sorgere alcuni dubbi a cui dovranno dare una risposta le indagini iniziate subito dopo la tragedia. “I lavori sono tutti fatti male – dice uno dei residenti della zona a Grandangolo Agrigento – alcuni cittadini lamentavano negli scorsi giorni un forte odore di gas dal bagno.”

“Una strage preannunciata”

C’è chi parla di strage preannunciata tra i tanti testimoni della strage. “Mi sono spaventata, sembrava che fosse scoppiata una bombola. Sono scioccata, conoscevo tutte queste persone.” ha detto un’altra abitante del quartiere. “E’ stata una strage preannunciata, è più da un mese che esiste questa situazione – denuncia una residente della zona – E’ inutile che dicono che non c’è stata alcuna segnalazione. Conoscevo tutte le persone decedute, siamo parenti”.

Da dove è arrivato il gas?

La fuoriuscita del gas sarebbe arrivata da alcuni tubi del gas secondo alcune ipotesi investigative ancora da confermare da parte delle autorità che stanno cercando di capire da dove è arrivato il gas che ha causato l’enorme scoppio. “Questa fossa è più di un anno che è aperta – denuncia un cittadino di Ravanusa indicando una voragine – e con questa acqua che è caduta in questi giorni la situazione è peggiorata”.

La replica della società

Intanto Italgas, la società che gestisce la rete del gas a Ravanusa, ha comunicato di aver isolato il tratto di tubazione che attraversa l’area in cui si sono verificate le esplosioni. Secondo un portavoce della societa’ nessuna segnalazione di fughe di gas e’ arrivata a Italgas nei giorni precedenti la tragedia e la rete di distribuzione di Ravanusa e’ stata ispezionata interamente sia nel 2020 sia nel 2021. Italgas ha dichiarato la propria disponibilita’ a collaborare con le Autorita’.

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