- Maxi rissa tra immigrati ospiti di una comunità di accoglienza di Raffadali
- Sono intervenuti i carabinieri
- I coinvolti sono tutti giovanissimi
- Il bilancio è di 10 denunciati ed un ferito
I carabinieri hanno denunciato, alla Procura, 10 immigrati, ospiti di una comunità d’accoglienza di Raffadali (in provincia di Agrigento), per rissa. Si tratta di giovani provenienti dal Marocco e dal Bangladesh, tra i 18 e i 20 anni.
Un ferito trasportato all’ospedale di Agrigento
Uno di loro, durante la maxi scazzottata scoppiata verosimilmente per dissidi dovuti alla diversa etnia, è rimasto ferito ed è stato portato all’ospedale di Agrigento. Non è in pericolo di vita.
Ad intervenire i carabinieri
Ad intervenire, per riportare la calma prima e denunciare tutti i partecipanti al tafferuglio dopo, sono stati i militari dell’Arma di Raffadali che sono coordinati dal comando compagnia di Agrigento.
Intanto l’Ocean Viking a Pozzallo con 549 migranti
Sono in tutto 30 le persone risultate positive al Covid-19 all’esito dei tamponi rapidi effettuati tra i 549 migranti a bordo della Ocean Viking arrivata ieri al porto di Pozzallo e tracciati secondo le procedure sanitarie.
I profughi, al termine delle procedure di identificazione di polizia, sono stati imbarcati sulla nave quarantena Gnv Azzurra già attaccata in banchina.
Cinque donne tra i migranti sbarcati a Pozzallo dalla Ocean Viking sono state trasferite all’ospedale Maggiore di Modica per le prime cure.
Musumeci sugli sbarchi: “Intervenga Draghi”
“Non amo ripetermi e neppure alimentare polemiche sterili. Dico con forza che la Sicilia continua a essere presa d’assalto dagli sbarchi e che le politiche nazionali non riescono a bloccare questo criminale commercio di carne umana. I viaggi dei ministri degli Esteri e dell’Interno sull’altra sponda del Mediterraneo non stanno raggiungendo gli obiettivi sperati. E l’Europa guarda complice e silente. La Sicilia è la frontiera a Sud di un Continente che preferisce girarsi dall’altro lato, mentre la disperazione sale dall’Africa, cercando in Sicilia la porta di accesso a una vita che in queste condizioni non potrà mai essere migliore”. Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
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