Convogliare l’acqua dell’invaso Gammauta usata per la produzione di energia, che viene attualmente dispersa, verso la diga Castello per poi renderla disponibile a scopi irrigui nell’Agrigentino. Sono questi i termini di un accordo, pronto per la sottoscrizione, tra l’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ed Enel Green Power.

Si tratta di una delle azioni messe in campo dall’assessorato dopo gli input ricevuti nel corso degli incontri con le comunità locali sulla disponibilità delle risorse idriche della diga Castello. Sempre su questo fronte il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, gestore dell’invaso, ha comunicato all’Autorità di Bacino sia il volume disponibile per l’uso potabile (pari a 2,343 milioni di metri cubi) sia la capacità di emergenza (2 milioni di metri cubi), cioè quella quota da prelevare in situazione di eccezionale gravità. Sarà poi l’Autorità a valutare l’eventuale assegnazione di una parte di questa riserva di emergenza a usi irrigui e i prelievi saranno costantemente monitorati per non compromettere la funzionalità della diga.

La protesta degli agricoltori siciliani a Palermo

Pochi giorni fa, protesta degli agricoltori siciliani. Ancora una volta, lavoratori ed imprenditori del settore primario si sono ritrovati a Palermo per gridare alla politica regionale i propri problemi, le difficoltà attraversate in questo difficile inizio di 2024. Ma se in inverno il leitmotiv delle protesta riguardava le politiche europee, in particolare il famoso Green Deal sulle importazioni, oggi il “nemico” da affrontare è un altro, ben più difficile da arginare: la siccità.

Le precipitazioni sono state scarse. Pozzi e dighe sono praticamente prosciugati. Fatto che riduce di molto l’acqua utilizzabile per le campagne e, di conseguenza, il foraggio da destinare al bestiame. E di fronte c’è la stagione estiva, non tradizionalmente mite in Sicilia. Insomma, più passa il tempo, più la preoccupazione degli agricoltori siciliani cresce.

Punti di domanda messi in evidenza nella manifestazione organizzata a Palermo da Coldiretti Sicilia. Gli agricoltori siciliani si sono dati appuntamento al Foro Italico per poi dirigersi verso piazza Marina, luogo di partenza del corteo. Più di un migliaio i presenti, i quali si sono fatti sentire con cori e slogan gridati a ritmo di tamburi. Il gruppo di manifestanti ha iniziato la propria marcia verso piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione Siciliana. Luogo nel quale i vertici della sigla agricola terranno un presidio per sensibilizzare l’attenzione del governatore Renato Schifani. Alla manifestazione in tanti si sono rivolti all’ex presidente del Senato, chi con cartelli e chi con la propria voce.

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