Una trentenne nordafricana è morta, durante la notte, nell’hotspot di Lampedusa. La donna visitata nel primo pomeriggio di ieri dai medici del poliambulatorio dove era stata portata perché stava male, dopo i controlli e alcune ore di osservazione, era stata dimessa. I parametri vitali erano stati ritenuti nella norma. Durante la notte però il decesso, nell’hotspot, dove all’alba c’erano 2.871 persone.

La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo che servirà a raccogliere atti che, al
momento, non sono inquadrabili come reato. E’ stato disposto, dai pm, sia che la salma della donna venga trasferita a Porto
Empedocle per effettuare l’ispezione cadaverica, che l’acquisizione, in poliambulatorio, dei documenti sanitari a lei
relativi.

In seicento lasceranno Lampedusa per Reggio Calabria

Altri 600 migranti, ospiti dell’hotstpot di Lampedusa, entro la giornata lasceranno l’isola. A disporre il trasferimento, dopo che ieri sono stati 1.041 gli extracomunitari trasferiti, è stata la Prefettura di Agrigento. A Cala Pisana, a Lampedusa, approderà la nave Diciotti che imbarcherà, entro la sera, 600 persone da spostare a Reggio Calabria. L’obiettivo è alleggerire la struttura di primissima accoglienza che stamani alloggiava 2.871 persone a fronte di 400 posti.

Giarrusso: “Lampedusa al collasso”

“Mentre maggioranza e opposizioni si scontrano sui temi dell’accoglienza sul piano ideologico, il peso della gestione del fenomeno migratorio è scaricato interamente sulle spalle delle forze di Polizia italiane, insufficienti nel numero e nelle risorse”. Così in una nota l’europarlamentare catanese Dino Giarrusso, che aggiunge: “A Lampedusa, in un centro di accoglienza concepito per ospitare 350 persone, non possono essere ammassati oltre 2.000 disperati. Qui non arrivano i migranti recuperati in mare dalle ONG, che polarizzano il dibattito circa i modelli di accoglienza auspicati dalle fazioni politiche, ma vengono accolti i naufraghi che a malapena riescono ad arrivare nei pressi delle coste dell’isola”. “Sono in costante contatto con i sindacati di Polizia e il SIAP in particolare, i cui dirigenti mi rappresentano una situazione esplosiva, con cooperative inadeguate a gestire un’emergenza di tale portata, e forze di Polizia del tutto sottodimensionate nel numero, con 20 uomini a turno in un centro che, attualmente, conta 2.000 ospiti; in caso di rivolta conteremmo i feriti, se non peggio”, prosegue l’europarlamentare.

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