Avrebbe abusato della nipote di 13 anni, affetta da disabilità intellettiva media, con la complicità della cognata, madre della minorenne, che era al corrente di ciò che accadeva.
E’ l’accusa contestata dalla Procura di Caltanissetta a un 46enne che è stato arrestato dai carabinieri assieme alla donna, di 47 anni. Nei loro confronti militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ipotizza il reato di violenza sessuale aggravata emessa dal gip Graziella Luparello.
Gli abusi
Gli abusi, ricostruisce il giudice nel provvedimento, sarebbero stati commessi in un paese del Nisseno in un contesto di gravissimo degrado socioculturale. Il padre della vittima quando ha intuito ciò che stava subendo la figlia avrebbe meditato di vendicarsi del fratello accoltellandolo.
Le indagini
Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo una segnalazione di volontari di un centro sociale dove la ragazza,
affetta da una disabilità intellettiva media e cresciuta in un contesto svantaggiato, si recava per delle lezioni di supporto
allo studio. A fare scattare l’allarme degli strani messaggi tra lo zio e la nipote e il fatto che la ragazza spesso si
allontanasse con lui per raggiungere un casolare di campagna di proprietà della famiglia.
I test di gravidanza
La ragazzina aveva anche comprato diversi test di gravidanza fingendo che servissero alla madre. L’analisi dei messaggi tra zio e nipote, intercettazioni e testimonianze sono confluite nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha chiesto e ottenuto dal gip gli arresti dello zio e della madre della 13enne. I due, dopo la notifica del provvedimento, sono stati condotti in carcere.
Condanna a Napoli
La Corte di Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo Elpidio D’Ambra, il 31enne reo confesso dell’omicidio di Rosa Alfieri, la 23enne strangolata il primo febbraio del 2022 per essersi ribellata, secondo gli inquirenti della Procura di Napoli Nord, agli abusi sessuali del suo vicino di casa che l’aveva attirata nel suo mini appartamento di Grumo Nevano (Napoli) con una scusa. La sentenza è stata emessa dopo una breve Camera di Consiglio. Presente in aula, tra gli altri, il padre della giovane vittima, Vincenzo Alfieri. Lo scorso 28 marzo il sostituto procuratore della sezione “fasce deboli” della Procura di Napoli Nord Rosanna Esposito aveva chiesto l’ergastolo ai giudici.
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