Nell’ambito dei controlli presso strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali case di riposo, case famiglia e residenze socio assistenziali nel comune di Gela (CL) è stata individua dal NAS Carabinieri di Ragusa una struttura per anziani abusiva per la quale il Comune di Gela (Settore il S.U.A.P.) ha ordinato la chiusura immediata dell’attività, determinando l’immediato trasferimento di tutti gli ospiti.

La struttura priva di tutte le autorizzazioni necessarie

La misura si è resa necessaria poiché la casa di riposo è risultata mancante dell’autorizzazione al funzionamento, priva di iscrizione all’albo comunale delle strutture socio – assistenziali, sprovvista della registrazione sanitaria per i locali per la preparazione dei pasti, con carenze strutturali e priva dei requisiti organizzativi e funzionali previsti per l’esercizio dell’attività specifica e degli standard sanciti dalla normativa di riferimento per le strutture private.

Al titolare sanzioni per oltre 5mila euro

Al titolare dell’attività struttura socio assistenziale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 5.032 euro.

Casa di riposo abusiva anche a Porto Empedocle

Non si tratta della prima casa di riposo abusiva scoperta in Sicilia. Nel dicembre scorso una struttura è stata sequestrata a Porto Empedocle, nell’Agrigentino. Era priva delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie, ma anche sovraffollata rispetto alle capacità di ricettività e carente delle specifiche figure professionali, sociali e sanitarie necessarie per l’assistenza degli ospiti, alcuni dei quali non autosufficienti. I finanzieri della tenenza di Porto Empedocle hanno sequestrato la struttura.

Cosa è stato riscontrato

Coadiuvati dai funzionari dell’Asp di Agrigento, i finanzieri hanno riscontrato – stando all’accusa – gravi inadempienze autorizzative da parte della ditta che gestiva la struttura: mancata iscrizione all’albo regionale degli enti privati di assistenza, gestiti anche ai fini di lucro. La residenza, che nel momento dell’intervento della guardia di finanza ospitava 18 persone, è risultata sovraffollata rispetto alla capacità definita in base alle norme che prevedono appositi standard di sicurezza e di qualità del servizio, ma anche carente – stando sempre alle contestazioni mosse – delle specifiche figure professionali, sociali e sanitarie necessarie per l’assistenza degli anziani ospiti, alcuni dei quali, come detto, non autosufficienti.

Sequestro d’urgenza confermato dal Gip

La casa alloggio è stata, dunque, sottoposta a sequestro e i 18 ospiti sono stati riaffidati ai familiari. Il sequestro d’urgenza è stato confermato con provvedimento del gip di Agrigento, Francesco Provenzano. Ai titolari sono contestate condotte penalmente rilevanti connesse all’esercizio abusivo dell’attività, a inadempienze alle prescrizioni del testo unico delle leggi sanitarie nonché alla somministrazione irregolare di farmaci, considerato che nella struttura sono state rinvenute anche alcune confezioni di medicinali scaduti.

Altro sequestro nel Palermitano

Sempre nel dicembre scorso, i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato a Termini Imerese una casa per anziani. Per l’esattezza si tratta di una “comunità alloggio per anziani”. Le indagini sono state coordinate dalla Procura. I tre responsabili della cooperativa sociale che gestisce la struttura sono indagati per abbandono continuato in concorso di persone incapaci e falso materiale commesso da privati.

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