Dopo i sequestri effettuati a Gela nei giorni scorsi, le fiamme gialle nissene hanno individuato circa 5000 prodotti non sicuri, compresi articoli per la cura della persona e della casa, oggettistica varia e giocattoli, privi dei necessari requisiti di conformità e sicurezza, oltre che delle indicazioni di provenienza degli stessi, in violazione del “Codice del Consumo” e della speciale normativa di settore, posti in vendita all’interno di alcuni esercizi commerciali della provincia.

Sequestro amministrativo e sanzioni

I prodotti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo in quanto privi delle istruzioni e avvertenze per l’uso, delle informazioni minime per il consumatore finale relative alla sicurezza, alla qualità, alla composizione e all’origine dei prodotti, ritenuti indispensabili per un corretto utilizzo in piena sicurezza. Per le violazioni riscontrate sono state altresì elevate sanzioni fino a 25.000 euro per ciascun esercizio commerciale ispezionato.

Le operazioni di servizio condotte dalla guardia di finanza, anche in coordinamento con la questura di Caltanissetta, confermano il costante impegno nell’attività di contrasto alla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

Scarpe ed abiti contraffatti a Gela, sequestrati oltre 300 capi

Nei giorni scorsi, i reparti della guardia di finanza nell’ambito dell’attuazione del “Dispositivo Operativo” – messo a punto dal comando provinciale per contrastare in modo concreto il fenomeno della contraffazione, dell’abusivismo commerciale organizzato e della tutela del “Made in Italy” – hanno incrementato i controlli presso il lungomare Federico II di Svevia a Gela, vero e proprio luogo di ritrovo dei cittadini gelesi durante la stagione estiva.

Nel corso dei vari accertamenti svolti, le fiamme gialle hanno identificato quattro venditori ambulanti, di origine straniera, trovati intenti alla vendita di capi di abbigliamento, accessori e calzature recanti i marchi famosi di livello nazionale ed internazionale. Tra questi si segnalano copie di merce griffata “Harmont & Blaine”, “Emporio Armani”, “Aeronautica Militare”, “Gucci”, “Supreme Luis Vuitton”, “Adidas”, “Disquared 2”, “Versace”, “Nike Air”, “Nike Air Jordan”, “Alexander Mc-Queen”, “Omega”, “Bretling”, “Daniel Wellington”, “Casio” e “Rado”.

Successivi riscontri hanno permesso di appurare che si trattava di oltre 300 capi, tra pantaloni, borse, scarpe sportive e orologi, che non presentavano i requisiti di conformità previsti dalle case madri in ordine alla tipologia, alla qualità ed alle modalità di costruzione, quindi abilmente contraffatti, che i finanzieri hanno provveduto a sequestrare, denunciando i responsabili alla Procura della Repubblica di Gela per il reato di “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”.