Il degrado non è solo in periferia. Chi pensa che magari siano più privilegiati luoghi come il centro storico o le spiagge si sbaglia di grosso. E ne sono testimonianza le ultime segnalazioni che sono giunte alla redazione di BlogSicilia in queste ore. Microdiscariche a cielo aperto che sorgono in aree a ridosso dei “salotti” di Palermo o a un tiro di schioppo dai litorali frequentati da bagnanti e turisti nella zona del nisseno.

A Palermo i monopattini quasi sommersi dai sacchetti

Percorrere il centro storico di Palermo ha sempre un suo fascino particolare. Ma purtroppo spesso, il turista o il residente finisce con l’imbattersi qua e là di vere e proprie discariche a cielo aperto. Siamo in via Enrico Albanese, a due passi dalla centralissima e frequentatissima via Libertà. Una montagna di sacchetti quasi sovrasta un monopattino, uno di quelli che sono in affitto per le vie del centro. Certo che all’occhio del turista farà certamente effetto un contrasto così netto tra la civiltà dell’ecosostenibilità degli spostamenti con quella di vedere una strada sommersa dalla spazzatura. “Ci hanno così abituati al degrado che abbandonare un monopattino accanto ad una discarica è diventato normale – ci racconta un nostro lettore -. Tra feto e servizi si avvia il tour in monopattino per non farci dimenticare la stravagante gestione della città di Palermo”,

In provincia di Caltanissetta i sacchetti quasi in spiaggia

Non va sicuramente meglio in provincia di Caltanissetta. L’altra segnalazione alla nostra redazione arriva da un cittadino di Butera che ci racconta (e illustra con foto tutt’latro che edificanti) la triste realtà di Falconara. Parliamo di una spiaggia frequentatissima che i maggiori siti d’informazione turistica presentano come un anfratto incantevole, con sabbia fine e acqua cristallina. Un’area oltretutto sovrastata dalla meraviglia del castello dei baroni Chiaramonte che domina il mare dall’alto. La realtà però è terribile con sacchetti di spazzatura ammassati all’ingresso delle scalinate, proprio dove praticamente passano tutti per guadagnarsi l’ingresso al bagnasciuga. Non solo: altri sacchetti si trova anche immersi nella sabbia, una scena davvero terribile. Un nostro lettore fa per la seconda volta una segnalazione del genere: “La prima segnalazione – racconta – non ha prodotto risultati”. La stessa segnalazione è stata girata anche all’amministrazione comunale, polizia municipale di Butera, Arpa e Legambiente.

 

 

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