Un milione di euro per essere acquistate, collaudate e poi dimenticate tre Tac di ultima generazione per la sanità siciliana. Fondi spesi da Stato e Regione per l’emergenza covid che sarebbero dovuti servire proprio per superare le fasi di criticità di tre ospedali siciliani. Ma ad Enna, Gela ed Acireale questi apparecchi non sono in realtà mai entrati in funzione. Addio ai sogni di quella fascia di utenza siciliana che avrebbe sperato in un servizio pubblico. Ed invece si continuano ad ingrassare i privati.

Tac di ultima generazione

La Regione ha acquistato e collaudato Tac a 64 bit, dunque di ultimissima generazione. Dovevano essere a supporto dei pronto soccorso dei tre nosocomi della Sicilia orientale a cavallo tra tre diverse province. Pare comunque che queste incompiute, se così vogliamo definirle, siano oramai pronte a non essere più tali. Dalle pagine del quotidiano “La Repubblica” il direttore generale dell’Asp di Enna, Salvatore Iudica, assicura che bisognerà attendere solo qualche altra settimana. Ed è quello che sperano tanti siciliani di quelle zone che potrebbero finalmente vedersi accorciare le proprie liste d’attesa. Esami che spesso possono salvare una vita.

La sanità che funziona al policlinico di Palermo

C’è da dire che la sanità siciliana non è fatta solo di ritardi di Tac collaudate e mai messe in funzione. Ci sono comunque apparecchiature acquistate e funzionanti. Ad esempio nel maggio del 2021 furono messe in funzione due nuove apparecchiature radiologiche che coniugano tecnologia e accuratezza diagnostica. Sono state installate nella struttura complessa di diagnostica per immagini del policlinico “Paolo Giaccone”, diretta dal professore Massimo Midiri. Si tratta di un Ortopantomografo digitale e di una Tac a fascio conico che consentono all’azienda ospedaliera universitaria di poter offrire ai pazienti esami sempre più accurati e precisi non solo in ambito odontoiatrico, ma per tutta la regione maxillo-facciale.

All’Oasi di Troina

Nel 2019 venne sottoscritto a Parma l’accordo contrattuale per l’avvio dei lavori del nuovo centro diagnostico per immagini della Cittadella dell’Oasi di Troina nella zona San Michele. L’accordo è stato raggiunto tra il presidente dell’Irccs Oasi di Troina don Silvio Rotondo e i vertici della società Fora Spa di Parma. Un progetto che si inserisce in un contesto di rinnovamento strutturale e tecnologico avviato da qualche anno dall’Irccs di Troina Ospedale Classificato Specializzato che si occupa di Disabilità Intellettiva ed Involuzione Cerebrale Senile.

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