La polizia ha arrestato nel messinese un uomo per furto di carburante e denunciato un altro nel catanese per non aver custodito un veicolo che gli era stato prima sequestrato e poi confiscato.

Il ladro di carburante

I poliziotti delle volanti della questura di Messina hanno sorpreso stanotte, intorno alle 4, un uomo di 36 anni mentre rubava carburante da un pullman in sosta in piazza Cavallotti. Il ladro ha tentato di nascondersi tra le auto parcheggiate, ha poi provato a scappare, ma è stato velocemente raggiunto e bloccato. Sul posto gli agenti rinvenivano il tubo di gomma ancora inserito all’interno del serbatoio, il cui sportellino era stato forzato e un bidone da 25 litri già colmo di carburante. Inoltre, poco distante dal pullman, gli agenti hanno rintracciato un’auto con lo sportello aperto e due bidoni dello stesso tipo all’interno, uno dei quali già pieno. Ulteriori accertamenti sull’autovettura portavano a stabilire che la stessa auto era stata oggetto di furto pochi giorni fa. Sequestrati il cacciavite con cui il 36enne ha verosimilmente forzato lo sportellino del serbatoio e una chiave artigianale inserita nel blocco accensione dell’automobile, utilizzata per asportare il mezzo e metterlo in moto. I poliziotti hanno quindi proceduto all’arresto in flagranza di reato per furto aggravato e alla denuncia in stato di libertà per ricettazione. Il trentaseienne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha avuto gli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.

L’auto confiscata sparita

Il commissariato di Adrano, diretto dal vice questore Paolo Leone, ha denunciato un uomo di trentadue anni per sottrazione di cose sottoposte a sequestro dall’autorità amministrativa. Il soggetto era stato nominato custode di un’autovettura che agenti dello stesso commissariato, nel mese di novembre 2018, avevano sequestrato poiché priva di copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi. Il veicolo, così come previsto dal codice della strada, era stato sequestrato e affidato allo stesso trasgressore il quale avrebbe dovuto depositarlo in un luogo sicuro, non soggetto al pubblico passaggio, mantenendone la disponibilità. Scaduti i termini per il pagamento in misura ridotta, e non avendo presentato alcun ricorso contro il provvedimento, l’autovettura era stata confiscata dalla prefettura di Catania. Dopo gli accertamenti previsti in merito al rispetto degli obblighi connessi alla custodia, la polizia ha accertato l’assenza del veicolo nel luogo dichiarato dallo stesso custode nel momento in cui gli era stato affidato. Alla luce di quanto emerso, il 32enne è stato denunciato per “sottrazione di cosa sottoposta a sequestro disposto dall’Autorità amministrativa”, reato per il quale il codice penale prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 51 a euro 516.

 

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