È di tre arresti per vari reati il bilancio di un’attività a largo raggio nella provincia catanese da parte dei carabinieri. Due finiscono ai domiciliari, un altro invece va dietro le sbarre.

Fuga rocambolesca, poi la resa dopo un incidente

Un arresto ha riguardato un giovane di 18 anni che a Catania si è schiantato con l’auto per provare a sfuggire ai carabinieri. Per lui l’accusa è di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I carabinieri sono stati attirati dalla condotta spericolata del ragazzo a bordo di un auto intercettata a San Giovanni Li Cuti. Immediatamente i militari gli hanno imposto l’alt e invece, per tutta risposta, il diciottenne ha accelerato cercando di guadagnarsi la fuga con pericolosissime manovre ed invadendo anche i marciapiedi, tutto ciò con grave rischio per i pedoni e gli altri utenti della strada. Ne è nato un inseguimento in direzione di piazza Europa dove il conducente ha quasi evitato il contatto con una pattuglia dei carabinieri motociclisti accorsi in aiuto ai colleghi. Il giovane però, a bordo di una Smart, ha finito per andare a collidere con una Lancia Musa in transito. Non contento l’automobilista ha spavaldamente rivolto degli insulti ai militari che hanno scoperto che il ragazzo era recidivo nella guida senza patente per non averla mai conseguita.

Aveva ferito una donna nel tentativo di scipparla

A Palagonia i carabinieri hanno arrestato Carmelo Calcagno, 33 anni. L’uomo è accusato di aver scippato una donna in via Penninello dopo averla strattonata e fatta cadere a terra, procurandole lesioni. Nonostante avesse agito col volto coperto, la vittima era riuscita a fornire alcune indicazioni sull’abbigliamento del suo aggressore. I carabinieri, grazie a queste indicazioni e con l’ausilio delle immagini della videosorveglianza, sono riusciti a dare un volto allo scippatore che oltretutto ha una serie di precedenti.

Viola le prescrizioni dell’affidamento, finisce dietro le sbarre

A Zafferana Etnea invece i militari dell’Arma hanno arrestato il 41enne Massimo Martino Gambino. L’uomo, gravato da svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, aveva fruito già della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali con la prescrizione di obblighi. Le molteplici violazioni, però, hanno finito per riaprirgli le porte del carcere su disposizione del tribunale di Sorveglianza di Catania.

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