La polizia fa luce su una violenta rapina, si risale ai due autori grazie all’auto usata e al vistoso tatuaggio di uno dei due. Vittima un anziano ultrasettantenne che riportò anche gravi lesioni da quell’aggressione avvenuta l’pestate scorsa a Catania.

Le identità

In manette Antonino Guglielmino, 49 anni, e Sebastiano Aloisio, 45 anni. Il Gip del tribunale di Catania ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere in seguito alle indagini della squadra mobile coordinate Procura. Le accuse sono a vario titolo di rapina aggravata e lesioni personali. Le attività investigative avrebbero permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come Guglielmino e Aloisio sarebbero stati  gli autori di una rapina, avvenuta nel mese di agosto 2022, ai danni di un anziano.

Aggressione violenta

Fin dalle primissime fasi delle investigazioni, i contorni del raid criminale si sono rivelati particolarmente gravi. Soprattutto per l’aggressione fisica nei confronti della vittima. Ma anche per il contesto in cui il fatto è maturato. Guglielmino in particolare avrebbe aggredito l’anziano alle spalle all’interno della sua abitazione mentre era intenta in lavori di giardinaggio. Pur di impossessarsi del portafoglio dell’anziano, non esitavano a procurare lesioni. L’anziano infatti, dopo quell’aggressione, riportò la frattura dell’omero ed un trauma contusivo al polso.

Le rivelazioni di un  testimone

Nella ricostruzione dell’accaduto, si è rivelata fondamentale la collaborazione di un testimone. Quest’ultimo, passando a piedi dalla zona in cui si erano svolti i fatti, sentì le urla. In sequenza vide un uomo fuggire a piedi per  poi  raggiungere il complice, per l’appunto si presume Aloisio, che lo attendeva a bordo di un mezzo. I conseguenti approfondimenti investigativi, confutati dalle immagini della videosorveglianza presente in zona, hanno consentito l’individuazione della targa dell’autovettura. Inoltre era stato possibile individuare il conducente dell’auto che presentava un vistoso tatuaggio sul braccio destro. Dall’esame dei video si notava anche come l’autovettura avesse effettuato una breve sosta lungo il percorso di fuga. Qui i due, in corrispondenza del muro perimetrale di uno stabile, abbandonavano i documenti della vittima della rapina.

Auto noleggiata dallo stesso rapinatore

Gli ulteriori accertamenti sul mezzo utilizzato per compiere il reato hanno consentito di appurare che il veicolo era stato regolarmente noleggiato da Guglielmino a nome suo. Oltretutto i video confermavano le fattezze fisiche del 49enne. Ulteriore conferma è arrivata anche per il complice di cui è stato riconosciuto il vistoso tatuaggio.

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