Sforzo straordinario dell’Ast, per fronteggiare l’emergenza della temporanea e parziale chiusura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. L’Azienda Siciliana Trasporti, partecipata della Regione, ha messo a disposizione 41 mezzi che collegano  gli scali di Birgi, Punta Raisi e Comiso con Catania. In questo modo si tenterà di alleggerire i disagi per la chiusura parziale dell’aerostazione a causa dell’incendio divampato lunedì scorso.  L’Ast si è determinata in questo modo a seguito dell’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani,  di concerto con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro  Aricò.

Immatricolati nuovi mezzi

L’obiettivo è quello di ridurre i disagi dei passeggeri che atterreranno in questi scali per poter poi raggiungere più facilmente le proprie destinazioni. Proprio ieri sono stati immatricolati 24 nuovi mezzi, che hanno integrato la flotta già messa a disposizione e il loro primo giorno di attività è coinciso con questa emergenza. L’Ast ha disposto l’invio dei  nuovi autobus a Birgi per l’arrivo di migliaia di passeggeri e consentire inoltre i collegamenti con Catania e Palermo.

I collegamenti attivati

Il servizio è gratuito per i passeggeri. Questo il piano messo a punto da Ast: nove gli autobus che partono da Catania diretti a Punta Raisi; altri 2 invece da Punta Raisi raggiungono Catania, altri 6 autobus assicurano il collegamento da Trapani Birgi a Catania. Il piano è già scattato e proseguirà fino a quando non sarà cessata l’emergenza. L’Ast si è anche coordinata con le realtà locali per consentire gli spostamenti tra Fontanarossa e Comiso. Uno sforzo per l’Azienda per cercare di ridurre i disagi ai tanti viaggiatori, i cui voli sono stati dirottati da Catania gli altri scali.

L’inchiesta della Procura

La Procura di Catania intanto ha aperto un’inchiesta sull’incendio scoppiato tre notti fa all’aeroporto di Catania. Nel fascicolo, in cui non figurano ancora indagati, sono ipotizzati i reati di incendio doloso e incendio colposo. Non si conoscono i dettagli dei lavoro che spetterà ai magistrati, di certo gli inquirenti non solo intendono chiarire cosa è accaduto. Ma soprattutto se vi sono responsabilità da parte di qualcuno, che magari ha appiccato le fiamme e se i sistemi di sicurezza hanno funzionato. Inoltre, secondo il punto di vista della Procura si è concretizzato un reale pericolo per la salute degli utenti.

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