Avviso di conclusione indagini per il vice presidente della Regione sospeso dagli incarichi Luca Sammartino nell’ambito dell’inchiesta Pandora su presunte infiltrazioni della mafia catanese. La Procura di Catania ha emesso il provvedimento per 29 persone fra cui Sammartino.
Intanto l’esponente della Lega ha già presentato il suo ricorso difensivo al tribunale del riesame che lo tratterà il prossimo 26 giugno pronunciando, con tutta probabilità, entro la fine del mese. sarà un punto di snodo importante anche per il rimpasto nella giunta schifani, Il presidente della regione aspetta proprio questa decisione del tribunale per decidere a sau volte se sostituire Sammartino all’assessorato all’agricoltura che attualmente regge lui stesso ad interim.
L’inchiesta
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato emesso dalla Procura di Catania nei confronti di 29 indagati nell’inchiesta Pandora, incanalata su indagini dei Carabinieri, su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo. La notizia è riportata dal quotidiano La Sicilia.
Sammartino tra gli indagati
Tra i destinatari del provvedimento c’è anche il leader della Lega in Sicilia, Luca Sammartino che, indagato per due presunti casi di corruzione, il 17 aprile scorso si è dimesso da vicepresidente della Regione Siciliana e da assessore all’Agricoltura dopo essere stato sospeso dalle funzioni pubbliche dal gip. Il suo legale, l’avvocato Carmelo Peluso, ha presentato appello contro il provvedimento: l’udienza si terrà il 26 giugno. Due dei 29 indagati destinatari dell’avviso di conclusione indagini sono in carcere, sono: l’ex sindaco di Tremestieri Santi Rando e Pietro Alfio Cosentino indagati per voto di scambio politico-mafioso per le amministrative del 2015.
Anche esponenti di spicco di Cosa Nostra
Tra gli indagati anche due esponenti di spicco di Cosa nostra: Francesco Santapaola e Vito Romeo, quest’ultimo cognato di Cosentino. L’inchiesta punta a fare luce anche su appalti e affidamenti dei lavori al Comune, e su questo fronte la Prefettura di Catania ha acceso un ulteriore faro disponendo un accesso ispettivo sull’Ente locale. Sammartino ha sempre contestato le accuse, esprimendo “piena fiducia nella magistratura”. Due i presunti casi di corruzione contestati dalla Procura.
Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente. In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria. L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dai sostituti procuratori Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Distefano e vistato dal procuratore aggiunto Francesco Puleio e dalla procuratrice facente funzioni Agata Santonocito.
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