Un’operazione antidroga della polizia di Stato contro un gruppo criminale che operava nel popoloso rione Librino è in corso a Catania. Sono circa venti i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del capoluogo etneo, su richiesta della locale Procura Distrettuale, che ipotizza l’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo l’accusa farebbero parte di una consorteria criminale riconducibile al gruppo criminale degli Arena, ritenuto un’articolazione del clan mafioso Santapaola-Ercolano.

Nell’operazione sono impegnati 150 agenti della polizia di Stato: 100 uomini e donne della Questura di Catania oltre a squadre del X Reparto Mobile di Catania ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Volo.

Complessivamente sono 20 i destinatari di provvedimenti restrittivi, uno di loro è un minorenne. L’indagine, avviata nel marzo del 2018 dalla Squadra Mobile e dal commissariato Librino e coordinata dalla Dda della Procura, si è incentrata su una delle piazze di spaccio storiche del quartiere di Librino, quella di viale San Teodoro. Una zona nota come “due torri”, di fronte al noto palazzo di cemento ritenuto una roccaforte della famiglia Arena.

Il gruppo sgominato gestiva la vendita di marijuana e di cocaina. Le dinamiche al suo interno sono state ricostruite anche con l’uso di telecamere nascoste dalla polizia. I tempi di intervento sono stati brevi grazie a un consolidato protocollo seguito dalla Direzione distrettuale antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania che ha consentito di eseguire l’ordinanza cautelare nei confronti di venti indagati solo dopo pochi mesi rispetto alla condotta contestata, che arriva all’aprile 2019.

L’operazione è stata denominata “Bergen Town”, per un murales dipinto su una parete al centro della piazza di spaccio raffigurante un folletto che fuma marijuana con sopra una scritta di sfida alle istituzioni: “i folletti del palazzo non amano farsi vedere e svaniscono come fossero fatti di fumo!”. Di recente, il sito era stato utilizzato come “set” per realizzare il video per un brano musicale di una cantante neomelodica, nipote del pregiudicato Giovanni Arena, il cui ritornello recitava “questa è la vita nostra e non la possiamo cambiare… chi sbaglia e spaccia è per necessità”.

Sempre oggi un’altra operazione antidroga è scattata anche ad opera dei carabinieri dalla parte opposta della Sicilia, a Misilmeri  mentre una terza operazione è in corso a Gela

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