Da un’associazione dilettantistica a discoteca è stato un passo. Potrebbe apparire un enorme salto ma così non è stato nel catanese dove questa “trasformazione” è avvenuta in un attimo, con tanto di biglietti d’ingresso salati e mancanza totale di autorizzazioni. In più senza neanche il rispetto delle norme anti-covid. Ad accorgersi di tutto la polizia che ha individuato il locale, denunciato e multato il presidente di questa associazione che tale non era e disposto anche la temporanea chiusura dell’attività.

L’input dei controlli

L’operazione si inquadra nell’ambito dei controlli amministrativi disposti dalla questura di Catania ai fini della verifica del rispetto delle misure contenute nel decreto Legge 33/2020 con cui di dispongono ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il personale della squadra amministrativa della questura di Catania ha proceduto al controllo di una discoteca nel quartiere Borgo-Sanzio.

La scoperta

Dal controllo è emerso che il presidente di quella che formalmente avrebbe dovuto essere un’associazione dilettantistica aveva provveduto a snaturare totalmente l’origine del progetto. Aveva quindi trasformato la sede in un vero e proprio esercizio pubblico di discoteca, permettendo l’ingresso indiscriminato, dietro pagamento del biglietto di 10 euro per gli uomini e 2 euro per le donne.

Altre violazioni

Inoltre, i poliziotti hanno accertato che il personale addetto alla somministrazione di bevande alcoliche ai clienti non indossava la mascherina di protezione. Per questi motivi, il presidente dell’associazione è stato denunciato alla Procura per “apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento”; inoltre ha avuto una sanzione amministrativa, sulla base del testo unico dei pubblici spettacoli, perché esercitava l’attività di discoteca nonostante fosse sprovvisto della licenza del questore.

Ulteriore sanzione

Considerato, poi, che il titolare dell’esercizio aveva violato il decreto “anti-Covid”, è stata anche elevata la sanzione amministrativa di 400 euro e disposta la chiusura dell’attività per 5 giorni, così come previsto dalla norma in vigore per l’inosservanza delle misure relative al contenimento del virus.

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