Il questore di Catania ha sospeso per trenta giorni, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, il noto esercizio pubblico catanese di via Coppola di somministrazione di alimenti e bevande denominato “Area 51 Pub”. Il provvedimento è scaturito dal controllo svolto nella tarda serata dello scorso 31 ottobre dal personale della divisione polizia amministrativa e sociale, insieme al personale della polizia locale della sezione Annona. In un’area interna del locale, dove era impossibile il mantenimento del distanziamento, c’era un assembramento di circa venti persone.

Il titolare senza mascherina

Il titolare dell’esercizio, addetto alla somministrazione di bevande, stava dietro il banco mescita senza indossare la mascherina. Inoltre, all’ingresso dell’attività mancava il cartello con l’indicazione del numero di persone che possono essere presenti contemporaneamente all’interno del locale. Il gestore dell’esercizio, pertanto, è stato multato per mancato rispetto delle misure di contenimento anti Covid, nonché per occupazione abusiva di suolo pubblico e l’attività è stata sospesa, in via cautelare, per 5 giorni.

Clienti pregiudicati in escandescenza

Le operazioni di notifica delle violazioni sono state disturbate dalla reazione di alcuni dei clienti che erano all’interno del locale, tra i quali sette pluripregiudicati come verificato successivamente da un controllo in banca dati interforze, che sono andati in escandescenze, rendendo necessario l’intervento di quattro volanti. Già il precedente 23 ottobre personale delle volanti era dovuto intervenire in questo stesso locale su segnalazione della sala operativa, a seguito di numerosissime chiamate per musica ad alto volume proveniente dall’interno dell’esercizio e per assembramenti, circa un centinaio di persone, che, all’esterno del locale e nelle immediate vicinanze bloccavano anche il transito veicolare sulla pubblica via.

Violazioni in serie

Si tratta del quinto provvedimento di sospensione emesso nei confronti di questo esercizio, la cui attività è già stata sospesa dal questore più volte per 15 giorni tra il 2019 e quest’anno. Provvedimenti scaturiti su segnalazione dei residenti del centro storico per schiamazzi e per episodi di lite e rissa, nonché per musica ad alto volume, per violazioni della normativa sulla somministrazione di bevande alcooliche fuori dall’orario consentito dalla legge, per avere tenuto trattenimenti danzanti in assenza delle necessarie autorizzazioni e per le ripetute e continue violazioni delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso.

Violato anche obbligo di chiusura

Il titolare dell’esercizio, in particolare, in occasione di un precedente provvedimento di sospensione dell’attività ha anche violato l’obbligo di chiusura, imposto per ragioni di pubblica sicurezza, proseguendo l’attività e consentendo la presenza di clienti all’interno dell’esercizio, apparentemente chiuso, il cui ingresso era stato consentito dal retrostante cortile condominiale. L’esercizio, dunque, continua a essere teatro di episodi caratterizzati da particolare allarme sociale, rappresentando una situazione di oggettivo pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che, se ulteriormente tollerata, è con ogni probabilità suscettibile di ulteriore aggravamento.

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