Due arresti, controlli e denunce da parte dei carabinieri del comando provinciale di Catania nel fine settimana. Blitz in un appartamento di viale Nitta doveva, necessariamente, rappresentare per gli spacciatori una remunerativa base di spaccio se, come in effetti accaduto, valeva la pena, ancora una volta, utilizzarlo per i loro loschi affari e rischiare l’arresto, nonostante fosse già stato teatro di altre azioni di contrasto allo smercio degli stupefacenti da parte dei militari dell’Arma.

A “farne le spese” stavolta, un 55enne pregiudicato catanese con precedenti specifici, beccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, al termine di una mirata attività info-investigativa, nella flagranza di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La perquisizione

L’abitazione in questione, in cui era già stati portati a termine dai Carabinieri dei blitz antidroga, non è quindi mai stata persa di vista dagli investigatori, che hanno appunto potuto constatare come, nonostante tutto, venisse ancora una volta utilizzata per le stesse finalità illecite, diventando di nuovo una meta per gli acquirenti in cerca di dosi.

Per questo motivo i carabinieri, intorno alle 16.00, nel corso dell’ennesimo servizio di osservazione discreta e appiattamento, constatando il massiccio afflusso avanti e indietro di giovani dall’appartamento monitorato, si sono mimetizzati tra i clienti, riuscendo ad accedervi in un momento di confusone. Accodandosi ad un ignaro acquirente, i militari hanno così fatto irruzione, sorprendendo e bloccando subito il 55enne che, da esperto spacciatore, aveva esposto la propria mercanzia su un tavolo: diverse bustine di plastica contenenti complessivamente una ventina di grammi di marijuana, una decina di grammi di crack, il materiale necessario al confezionamento delle singole dosi di droga, un bilancino di precisione, un foglio con annotazione di nomi e cifre e circa 150 euro, provento della vendita della droga.

Sempre sul tavolo, è stato poi recuperato anche un monitor, collegato ad una telecamera abilmente nascosta all’interno di un pulsante della luce del pianerottolo, che avrebbe dovuto permettere all’uomo di tutelarsi da inaspettate visite delle Forze dell’Ordine, precauzione che tuttavia non ha dato i risultati sperati. Il soggetto è stato associato alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto confermando altresì la custodia cautelare per la quale permane in carcere.

Il fornaio reagisce, arrestati e denunciati due ladri

I carabinieri delle Stazioni di Pedara, Trecastagni e Santa Venerina sono intervenuti per furto aggravato in concorso nei confronti di 2 santavenerinesi pregiudicati, di 46 e 32 anni, il primo arrestato in flagranza ed il secondo denunciato, oltre che per il furto, anche perché aveva violato le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

In particolare, nella serata intorno alle 20.15, in concomitanza quindi con l’orario di chiusura delle attività commerciali, è pervenuta al 112 NUE la richiesta d’intervento di un esercente panificatore di 23 anni, il quale ha avvisato l’operatore d’aver poco prima subito un furto all’interno del proprio negozio di via Martiri di Cefalonia, aggiungendo, però, di essere riuscito a bloccare uno dei due autori del crimine.

Immediata l’attivazione della pattuglia della Stazione di Trecastagni che, precipitatasi sul posto in una manciata di minuti, ha effettivamente trovato il fornaio accanto ad una Renault Clio, intento a sorvegliare il 46enne, seduto sul sedile anteriore lato passeggero. I Carabinieri, preso in custodia il soggetto, hanno quindi avviato le opportune indagini, volte prima di tutto a ricostruire la dinamica dei fatti. Si è così appreso che poco prima un complice dell’uomo catturato (il 32enne successivamente deferito), sarebbe entrato all’interno dell’area di vendita del panificio, dove era presente la moglie del titolare, impadronendosi del registratore di cassa, contenente in quel momento diverse centinaia di euro, scappando di corsa mentre era inseguito dalla donna e dal marito, accorso dal laboratorio in suo aiuto dopo averla sentita gridare.

Nel trambusto venutosi a creare, il malvivente che aveva fatto irruzione nel negozio, era effettivamente riuscito, con il registratore di cassa ancora tra le mani, a fuggire per le viuzze circostanti. Tuttavia, il fornaio era comunque stato capace di bloccare il secondo ladro, che lo attendeva all’interno della Renault Clio, a bordo della quale i due erano poco prima arrivati.
Immediate quindi le operazioni di rintraccio del fuggitivo. Nel frangente, cruciali per l’identificazione sono stati sia l’esame delle immagini di un impianto di videosorveglianza installato nella zona, sia la profonda conoscenza del tessuto criminale del territorio.

Con il supporto dei colleghi della Stazione di Pedara, i militari sono quindi stati in grado di riconoscere il fuggiasco per il 32enne, già noto per le sue pregresse vicende giudiziarie e, difatti, sottoposto alla sorveglianza speciale nel comune di Santa Venerina, in via Nino Martoglio.

È quindi scattato l’appostamento nei pressi dell’abitazione dell’uomo, che in quel momento non era presente al suo interno.
Quest’ultimo, infatti, per paura di trovare i Carabinieri sotto casa, ha infatti tentato di entrare nel suo appartamento attraversando il balcone, un goffo tentativo, di non farsi scoprire, che tuttavia non ha dato i risultati sperati.
Difatti, i militari, lo hanno subito riconosciuto mentre si spostava, a carponi, sul ballatoio, con ancora con gli stessi vestiti indossati durante il furto al panificio e, come se non bastasse, oltre l’orario in cui sarebbe potuto uscire.

I servizi per la sicurezza nel territorio di Nicolosi

Nell’ambito dell’operazione “Buon Natale sicuro”, che prevede l’intensificazione dei servizi preventivi disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania, per una maggiore sicurezza nel periodo delle festività natalizie di residenti e turisti in tutta la provincia etnea, i militari della Compagnia di Paternò, unitamente ai colleghi Reggimento “Sicilia” hanno effettuato un’attività di controllo straordinaria nel comprensorio del territorio di Nicolosi.

Nel comune pedemontano pertanto, consueta meta turistica per villeggianti stranieri, sono state quindi dislocate numerose pattuglie nei principali snodi viari d’accesso alla cittadina e al Piazzale del Rifugio Sapienza. In particolare, l’attività di controllo si inserisce tra le iniziative in materia di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale e ha riguardato, soprattutto, i numerosi centauri che percorrono le strade di accesso all’Etna.

Nel corso del servizio sono stati fermati 42 veicoli con 63 persone a bordo e 21 motoveicoli, con elevazione di 11 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, per un ammontare complessivo di 15.300 euro. Sequestrati inoltre 2 motociclette perché sprovviste della copertura assicurativa. Il dispositivo messo in campo è stato ben accolto dai residenti e dai commercianti, soprattutto per la consistente presenza delle pattuglie dell’Arma sulle strade, che ha funzionato da deterrente sia per le condotte di guida irresponsabili, che possono seriamente mettere a rischio l’incolumità degli utenti della strada, sia per l’utilizza di motoveicoli dotati di marmitte particolarmente rumorose e non conformi, a vantaggio della godibilità dei luoghi turistici.