“Mercoledì prossimo incontrerò il vice ministro alle infrastrutture Alessandro Morelli, con cui già ci siamo sentiti in queste ore, per pianificare una serie di ulteriori interventi che contrastino rapidamente il “caro gasolio”. Lo fa sapere il segretario regionale della Lega Sicilia Nino Minardo.

Un emendamento al Decreto Energia

L’incontro è in programma assieme ai rappresentanti siciliani degli autotrasportatori e una delegazione dei deputati della Lega Sicilia all’ARS. Le Lega vuole inserire un emendamento nel Decreto Energia,  compensativo dei danni che stanno subendo le imprese e i lavoratori dell’autotrasporto su gomma e che renda ancora più affidaci le misure già previste. “Con un ulteriore contributo per le cosiddette “autostrade del mare” e un calmierante del costo del carburante saremo in grado di dare un altro segnale concreto in questa situazione straordinaria e molto difficile”, dice il segretario siciliano.

Le questioni costi minimi e abusi della subvezione

Intenzione della Lega è anche definire in sede governativa e parlamentare le questioni dei costi minimi e degli abusi della subvezione in maniera da  dare risposte strutturali al tema delle regole dell’autotrasporto e anche di questo parlerò con Morelli. “La Lega Sicilia in questo modo si fa carico delle giustissime istanze degli autotrasportatori siciliani che hanno difficoltà maggiori degli altri legate alla nostra situazione geografica; lo facciamo senza aizzare nessuno anche perché le strumentalizzazioni e istigazioni a fini elettorali  sono, in questo momento, tanto inutili quanto dannose. Per quello che riguarda la Regione Siciliana dopo l’annuncio mi aspetto che i 10 milioni di euro di competenza regionale siano immediatamente disponibili; su questo il gruppo parlamentare della Lega all’ARS è al lavoro con alcune proposte specifiche e sta già incalzando l’esecutivo in maniera che si passi subito dalle parole ai fatti”.

Evitiamo guerra tra poveri

“Dobbiamo evitare una guerra tra poveri: l’autotrasporto per la merce è l’ultimo anello della filiera” e “il governo Draghi farebbe bene a darsi una mossa”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci incontrando, al casello di San Gregorio dell’autostrada Catania-Messina, gli autotrasportatori che, aderendo alla protesta dell’Aias, da due giorni scioperano con un presidio permanente contro il caro carburanti. A Giuseppe Richichi, presidente dell’Aias il governatore ha chiesto “la possibilità di “allentare la morsa ai caselli per evitare ulteriori danni e disagi”, ma, ha osservato Musumeci, “mi dicono che il problema non è più soltanto siciliano, ma nazionale”.

“A voi autotrasportatori abbiamo dato fin dal primo momento il sostegno del governo regionale, anche con lo stanziamento di dieci milioni di euro destinato alla categoria. Le soluzioni in questo settore, però, non possono che arrivare da Roma. Il trasporto dalle regioni meridionali è – già di per sé – estremamente penalizzante ma in Sicilia ulteriormente aggravato dalla condizione d’insularità. Allo stesso tempo ho il dovere di rappresentarvi la necessità di allentare la morsa della protesta per evitare eccessivi disagi ai cittadini”

“Governo intervenga o veniamo a Roma”

Musumeci ha annunciato di avere “chiesto al ministro dei Trasporti un incontro in tempi assolutamente celeri”. “Aspettiamo fino a domani – ha aggiunto – altrimenti con l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, il presidente dell’Aias, Giuseppe Richichi, e una delegazione di autotrasportatori andremo a Roma e non ci muoveremo fino a quando non saremo ricevuti”.

Musumeci, “in Sicilia insularità costa 6,5 miliardi”

“Il governo della Regione Siciliana può adottare, e lo sta facendo, alcune iniziative che solo parzialmente posso costituire un ristoro per questa categoria essenziale per la mobilità delle merci, ma eppure tenuta fuori da ogni agenda politica di ogni governo”, ha detto Musumeci incontrando, al casello di San Gregorio dell’autostrada Catania-Messina, gli autotrasportatori che da due giorni scioperano con un presidio permanente contro il caro carburanti.  “Noi abbiamo previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro a sostegno della categoria – ha ribadito Musumeci – abbiamo previsto un intervento sul credito d’imposta per l’attraversamento dello Stretto e di chiedere al Governo nazionale di riconoscere non dieci, ma dodici ore di diritto alla guida, perché per circa due ore l’autista non è alla guida mentre attraverso lo Stretto, e questa è un’esigenza sulla quale non possiamo retrocedere di un centimetro. E c’è l’esigenza di capire, presto – ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana – cosa vuol fare il governo nazionale.  Le richieste degli autotrasportatori in Sicilia sono leggermente diverse rispetto alle altre, pur legittime, regioni meridionali perché la nostra insularità comporta un ulteriore danno, oltre a quello già esistente. Essere isola alla Sicilia – ha ricordato Musumeci – costa alla nostra economia 6,5 miliardi di euro l’anno. Tutto questo non può non essere tenuto in considerazione dal governo Draghi, verso il quale continuiamo ad avere grande rispetto. Ma a ogni domanda deve esserci una risposta, possibilmente positiva”.

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