È di un arresto e due denunce il bilancio di due distinte operazioni nel catanese portare avanti da polizia e carabinieri. A finire in manette un pusher che spacciava cocaina ad Acireale; le denunce riguardano due coniugi, oltretutto recidivi, che costringevano i figli minorenni a svolgere l’attività di posteggiatori abusivi.
L’operazione antidroga
La squadra investigativa del commissariato di Acireale, nell’ambito di un mirato servizio teso a frenare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, ha arrestato in flagranza di reato C.M., incensurato acese di 20 anni, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti verificavano che, nei pressi di una palestra di via Lazzaretto, un giovane a bordo di uno scooter entrava ed usciva più volte da una via privata di accesso alla struttura senza apparente giustificato motivo. Quindi, insospettiti da questo atteggiamento, iniziavano un’attività di osservazione che si protraeva per tutto il pomeriggio. In tale frangente il soggetto, sempre a bordo del motociclo, veniva notato fermarsi accanto a un muretto situato a circa 20 metri dall’accesso della stessa palestra.
Un buco nel muro per passare lo stupefacente
Il giovane armeggiava con un barattolo in vetro occultato all’interno di un buco nel muro di cinta della palestra, per poi allontanarsi a velocità sostenuta. Al ripetersi di questo comportamento, i poliziotti bloccavano immediatamente il giovane che, appena allontanatosi, veniva “agganciato” da una pattuglia giunta in ausilio e appostata in zona per impedire l’eventuale fuga del sospettato. Ricondotto sul luogo da poco lasciato, il giovane veniva sottoposto a perquisizione personale che veniva estesa anche al nascondiglio ricavato all’interno del muro dove poco prima era stato visto armeggiare: qui gli agenti rinvenivano un contenitore in vetro contenente numerosi involucri, comunemente denominati “pippotti”, contenenti cocaina, per un peso complessivo lordo pari a grammi 17 circa. Lo stupefacente veniva sottoposto a sequestro, mentre il ventenne veniva sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero, in attesa del rito direttissimo.
La famiglia di posteggiatori abusivi
I carabinieri della stazione di Piazza Dante, in piazza Federico di Svevia a Catania, nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale per prevenire e reprimere il sempre più diffuso fenomeno dei posteggiatori abusivi, hanno sorpreso un pregiudicato catanese di 37 anni mentre, con l’ausilio di un 16enne, svolgeva, appunto, questa attività illecita. I militari, oltre sequestrare il denaro incassato nella giornata sino a quel momento, 48 euro in monete, hanno accertato come il minorenne fosse il fratello del 14enne che lo scorso 24 agosto era stato trovato nello stesso luogo a svolgere da solo questo “mestiere”. Il minore è stato affidato al nonno paterno, per l’indisponibilità della madre a recarsi in caserma per motivi di salute, mentre si è proceduto a denunciare il 37enne e nuovamente la mamma 33enne del ragazzo per l’esercizio dell’attività illecita di parcheggiatore con l’impiego di minorenni.
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