Reati contro il patrimonio e predatori, truffe informatiche, stupefacenti: su questi ambiti ha lavorato la questura di Catania che ha emesso numerose misure di prevenzione, sulla base del “Codice Antimafia”, su input della divisione anticrimine della questura. Tra questi 11 avvisi orali con l’avvertimento ai destinatari di modificare la condotta, pena l’applicazione di ulteriori e più stringenti misure.

Gli 11 avvisai orali

Si tratta in tutti i casi di persone con precedenti. Sono: un 35nne, un 39enne e una 22enne denunciati per truffa a mezzo Internet; un 35enne, un 29enne e un 49enne arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; un 24enne segnalato per furto aggravato di autovettura; un 45enne arrestato per furto aggravato in flagranza di reato ai danni di un esercizio commerciale; un 53enne in manette per violazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto; un 30enne denunciato per furto aggravato; un 26enne denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Per tre di loro emessa forma “aggravati”

Nei confronti di tre avvisati, poiché anche condannati con sentenza definitiva, queste stesse misure sono state emesse nella forma “aggravata” che prevede, venuti meno i requisiti morali del codice della strada, la segnalazione alla prefettura di Catania per la revoca della patente di guida.

Anche i “fogli di via”

Inoltre, sono stati emessi 5 “fogli di via”, con divieto di ritorno per 3 anni, nei comuni dove hanno manifestato la pericolosità sociale. Si tratta di un 47enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Biancavilla in quanto denunciato per furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale; un 35enne e un 55enne ai  quali è stato inibito il ritorno ad Adrano in quanto denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci; un 45nne ed un 30enne ai quali è stato inibito il ritorno a Mineo in quanto denunciato per tentato furto di agrumi.

Anche un Daspo

Applicando la recente normativa che vieta al soggetto ritenuto socialmente pericoloso di accedere in tutti i luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per fatti accaduti anche fuori dal contesto connesso a manifestazioni sportive, la questura ha emesso il provvedimento di Daspo nei confronti di un uomo di anni 32 di  Adrano, in quanto sorpreso ad appiccare un incendio ad un mezzo sulla strada, nei pressi di  abitazioni, creando pericolo per la sicurezza pubblica. Altro Daspo in determinate “aree urbane” di Catania, per aver esercitato reiteratamente l’attività di parcheggiatore abusivo, benché più volte sanzionato.

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