I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato un catanese di 25 anni accusato di detenzione di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dopo che i militari hanno avviato il monitoraggio dei movimenti del giovane e hanno perquisito la sua abitazione di viale Moncada.

Cosa hanno trovato i carabinieri

I Carabinieri hanno trovato, in una borsa termica riposta nella sua camera da letto, diverse tipologie di droga e un vero e proprio “kit dello spacciatore”. In particolare, infatti, sono stati recuperati circa 165 grammi di marijuana, in parte già suddivisi in 31 dosi, un barattolo con circa 16 grammi di crack, una bustina di plastica con circa 10 grammi di cocaina, e 2 bilancini di precisione, 4 radio ricetrasmittenti per le comunicazioni vedetta-pusher e, soprattutto, un prezziario della droga.

Il prezzario con le offerte

Proprio quest’ultimo manoscritto ha destato la curiosità dei militari poiché era ben specificato il singolo costo della droga in base al peso, oltre che una sorta di offerta promozionale per gli assuntori “Tutto a 50€”, “Buoni prodotti”. Il 25enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo per lui i domiciliari.

Aggressione del ‘branco’ davanti a una scuola a Librino

Una decina di persone incappucciate e armate di fucili e pistole all’assalto di quattro ragazzi che stavano tranquillamente chiacchierando. E’ accaduto a Librino, difficile quartiere catanese nella notte tra venerdì e sabato. Un episodio di criminalità che certamente fa paura, anche perché tutto è accaduto davanti a un plesso scolastico.

L’assalto

I fatti vengono riportati dal giornale La Sicilia. I ragazzi vittime dell’aggressione faticano a trattenere le lacrime, increduli per quanto gli è accaduto e ricostruiscono la terribile vicenda sulla quale sta indagando la polizia del Commissariato di Librino dopo la denuncia dei giovani.
All’interno del plesso “Nuova Masseria Moncada” dell’istituto “Fontanarossa”, un familiare del custode stava chiacchierando con tre suoi amici davanti al portone di casa. Dalla parte nord del plesso scolastico del viale Moncada, a ridosso di un campo rurale, dove non c’è nessun muro di recinzione che protegga l’edificio, sono sbucati all’improvviso una decina di persone con il volto coperto e come detto armate.

Il pestaggio

I quattro ragazzi, tutti tra i 15 ed i 20 anni, sono stati bloccati dal gruppo criminale che ha intimato loro di consegnare i soldi che possedevano, pochi euro. Da qui lo scatenarsi della violenza contro i poveri ragazzi: uno di loro è stato colpito più volte in testa con il calcio di una pistola, tanto che ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari che gli hanno applicato diversi punti di sutura. Botte anche per un secondo ragazzo, che ha riportato la rottura del braccio e che aveva tentato di difendere l’amico. Quasi illesi il terzo e il quarto giovane, che ha riportato un taglio poco profondo tra l’orecchio e la guancia. Dopo aver sfogato la propria ira, i componenti della gang criminale sono andati via, mentre le vittime dell’aggressione sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale San Marco per le cure.