Possono partire a Giarre i lavori per completare i sessanta alloggi popolari di via Trieste, nel quartiere Jungo. L’Urega di Catania ha infatti completato la gara assegnando l’intervento al Consorzio stabile progettisti costruttori con sede a Maletto.
Cominciati nei primi anni ’90, gli appartamenti erano rimasti degli scheletri abbandonati a causa del fallimento della ditta che doveva realizzarli.
Da allora, nonostante ci sia sempre stata una enorme attesa da parte di tante famiglie che aspirano a una loro assegnazione, tutto era rimasto bloccato per mancanza delle risorse necessarie fino al decisivo intervento del governo Musumeci che ha stanziato un milione e 135 mila euro.
“Mettiamo la parola fine – sottolinea il presidente della Regione Siciliana – su un’altra grande incompiuta. Un’opera che per troppo tempo è stata il simbolo di una beffa inaccettabile che si è consumata ai danni di chi vive in condizioni di disagio e continua a sognare un tetto sotto il quale stare dignitosamente”.
Il fabbisogno complessivo stimato dallo Iacp di Acireale è di oltre sette milioni e 400 mila euro, un budget che i vari stanziamenti non avevano mai raggiunto. Da qui la decisione assunta lo scorso mese di maggio dall’esecutivo di Palazzo Orleans di approntare le risorse mancanti per mettere finalmente un freno all’emergenza abitativa e, al contempo, risanare un’intera area urbana.
“Ecco un altro impegno assunto e mantenuto dal Governo Musumeci – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone – un cantiere che per Giarre ha una straordinaria valenza infrastrutturale e sociale. Rimuoviamo un simbolo di degrado con un’opera che conferma l’invenzione di tendenza attuata dalla Regione nelle politiche abitative, da leva farraginosa e inefficace a concreto strumento di buongoverno sul territorio”.
(Nella foto, il sopralluogo di Musumeci e Falcone a Giarre)
Commenta con Facebook