Alcune persone che si trovavano nelle zone sommitali dell’Etna, dove da due giorni è in corso una eruzione, sono rimaste ferite. Complessivamente sono dieci.
Secondo le prime indiscrezioni l’incidente sarebbe avvenuto a causa di un’esplosione freato-magmatica provocata dall’incontro della colata lavica, che si dirige verso la Valle del Bove, con un’abbondante sacca di neve presente in quella zona del vulcano.
Sei feriti, di cui quattro stranieri, sono stati già ricoverati negli ospedali di Garibaldi, Vittorio Emanuele, Cannizzaro e al pronto soccorso di Acireale, ma nessuno è in gravi condizioni. Si tratterebbe perlopiù di escoriazioni o lievi contusioni. Sul posto stanno operando i militari del soccorso alpino della guardia di finanza, quelli della forestale, la polizia e i volontari del soccorso alpino civile.
L’incidente è avvenuto circa 2650 metri in località Cisternazza, sul versante meridionale del vulcano più alto d’Europa, un’area lontana dalle piste da sci e che rientra nella fascia della ‘zona gialla’ dove l’accesso è consentito se accompagnati da guide turistiche.. Oltre agli escursioni tra i feriti c’è anche un vulcanologo che si trovava in quota con dei colleghi per osservare gli sviluppi dell’eruzione attualmente in corso. Anche lui ha riportato solo qualche piccola escoriazione tanto da scrivere sulla propria pagina facebook un post: “Violenta esplosione al contatto fra lava e neve sull’Etna circa un’ora fa. Alcuni feriti, io stesso ho ricevuto una piccola ferita in testa però sto assai bene e mi sto calando una meritata birra!”
L’esplosione freatica si verifica quando il magma riscalda terra provocando l’evaporazione quasi istantanea dell’acqua, con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere, roccia.
Gli incidenti sull’Etna causati dalle eruzioni sono eventi molto rari: l’ultimo è avvenuto nel 2002.
Commenta con Facebook