L’emissione di cenere presente da ieri dal cratere di Sud-Est dell’Etna sta provocando dei ritardi all’aeroporto di Catania nei voli in arrivo e partenza. Al momento, secondo il sito dello scalo, soltanto un aereo, quello della Wizz Air proveniente da Roma, è stato dirottato a Palermo.

Il bollettino per il volo di colore rosso emesso ieri dall’Ingv

I rallentamenti sono dovuti alla limitazione di decolli e atterraggi, che cambiano al variare dell’emissione di cenere vulcanica, per la chiusura di uno spazio aereo dopo il bollettino per il volo (Vona) di colore rosso, il massimo livello di allerta, emesso ieri dall’Ingv.

Continua l’attività effusiva prodotta dal cratere di sud-est

Sull’Etna, secondo quanto emerge da rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, continua intanto l’attività effusiva prodotta dal cratere di Sud-Est, con i fronti lavici più avanzati che si attestano a circa 2.100 metri.

Tremore vulcanico in leggere decremento ma valori alti

Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando un leggero decremento, si mantiene attualmente nell’intervallo dei valori alti.

Due nuove bocche effusive

Due nuove bocche effusive si sono aperte, il 29 maggio, sul fianco del cratere di Sud-Est dell’Etna. La prima è a quota 3.250 metri circa, la seconda, più bassa, intorno a 2.800 metri. E’ quanto emerso da un sopralluogo effettuato da ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania.

Il 21 maggio scorso l’allerta gialla

Il 21 maggio scorso una nuova bocca effusiva, con conseguente colata lavica, si è aperta sul versante settentrionale del cratere di Sud-Est dell’Etna a una quota di circa 3.250 metri. Emette questa piccola colata lavica in direzione nord-est. Prosegue anche l’effusione lavica dalla bocca che si è aperta il 12 maggio scorso, i cui fronti lavici si attestano nella desertica Valle del Leone. Il cratere di Sud-Est continua ad essere interessato da un’attività esplosiva Stromboliana, di intensità variabile, che è stata accompagnata da una emissione discontinua di cenere diluita che si è dispersa in direzione sud-ovest.

Il parere della Protezione Civile

Dalle valutazioni emerse durante la riunione del 20 maggio con i centri di competenza e il dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana, quest’ultimo ha disposto per il vulcano Etna il passaggio di livello di allerta da “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria, al livello “giallo”, e la conseguente attivazione della fase operativa di “attenzione”. “Tale valutazione – sottolinea una nota del Dipartimento della Protezione civile – è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai centri di competenza che per l’Etna sono l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (osservatorio etneo e sezione di Palermo), il dipartimento Scienza della terra dell’università di Firenze e il consiglio nazionale delle ricerche istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente”.

Potenziamento del monitoraggio

“L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano – prosegue il dipartimento di protezione civile – e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il dipartimento della protezione civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste”.

(foto di repertorio)

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