Ieri pomeriggio la Polizia di Stato e gli agenti del Commissariato di Caltagirone hanno arrestato Giuseppe Randazzo, ceramista di 50 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie. I poliziotti sono intervenuti sul luogo del delitto dopo una segnalazione al, raggiungendo immediatamente il condominio sito di via Pietro Mascagni dove era stata segnalata una donna giacente a terra, priva di vita.

Sul posto c’era l’uomo in evidente stato di agitazione, che si trovava vicino al corpo ormai privo di vita della moglie, Caterina Di Stefano. Sul posto è arrivato il Pm di turno della Procura della Repubblica di Caltagirone che ha coordinato le prime indagini che si sono anche avvalse dei rilievi effettuati dal personale della Polizia Scientifica della sezione di Caltagirone.

Secondo quanto ricostruito, i due avrebbero avuto una violenta colluttazione, fatto dimostrato dalla presenza di ferite e segni di lotta sul corpo della vittima. Anche l’uomo presentava evidenti segni di colluttazione, a prima conferma della tesi che ha indotto gli investigatori a ipotizzare uno scontro con la moglie con la quale aveva avuto, nell’ultimo periodo, contrasti a seguito della separazione voluta dalla donna. Il marito è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di omicidio e, su disposizione del Pm è stato portato nel carcere di Caltagirone.

La vittima era un’operatrice sociale. La coppia aveva due figli. La vittima aveva deciso di interrompere il matrimonio avviando le pratiche della separazione. Una scelta che il marito non avrebbe accettato. Sarebbe stata questa la causa scatenante di diversi litigi che gli inquirenti avrebbero documentato attraverso numerosi testimoni. L’ultimo quello finale avvenuto ieri. Proprio i vicini hanno raccontato che la donna aveva avviato da un mese le pratiche per la separazione, e questo aveva causato l’avvio di una fase estremamente litigiosa. I due avrebbero avuto una lite anche sul pianerottolo della casa della vittima, che non presentava, pare, colpi di armi da taglio o da fuoco.  Per stabilire la causa della morte, quindi, la polizia si affida alla  scientifica e al  medico legale.

L’uomo avrebbe sostenuto che la moglie sarebbe caduta dalle scale, ferendosi mortalmente. Una ricostruzione che non ha convinto la Procura di Caltagirone. L’uomo è stato portato in carcere da agenti del locale commissariato.

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