Svolta nel giallo della donna trovata morta in casa ieri nel catanese. E’ stato fermato dalla polizia il marito di Caterina Di Stefano, 46 anni, il cui cadavere è stato trovato nel pianerottolo di casa del condominio in cui viveva a Caltagirone.
Si tratta di Giuseppe Randazzo, 50 anni, ceramista per il quale è scattata l’accusa di omicidio a carico della moglie che era un’operatrice sociale. La coppia aveva due figli. La vittima aveva deciso di interrompere il matrimonio avviando le pratiche della separazione.
Una scelta che il marito non avrebbe accettato. Sarebbe stata questa la causa scatenante di diversi litigi che gli inquirenti avrebbero documentato attraverso numerosi testimoni. L’ultimo quello finale avvenuto ieri.
L’allarme era scattato ieri pomeriggio quando la 46enne è stata trovata morta in un condominio a Caltagirone, nel Catanese. Subito sono state avviate indagini da parte degli agenti del commissariato di polizia locale e il marito della vittima, è stato il primo ad essere sentito. Era in stato confusionale, e dunque il primo interrogatorio non è servito a molto ma subito dopo è toccato ad alcuni testimoni che hanno iniziato a definire il contesto in cui viveva la coppia me ultime settimane. I vicini di casa avrebbero detto già ai primi soccorritori di avere sentito urlare nel palazzo e avrebbero così cominciato a indirizzare le indagini.
Proprio i vicini hanno raccontato che la donna aveva avviato da un mese le pratiche per la separazione, e questo aveva causato l’avvio di una fase estremamente litigiosa. I due avrebbero avuto una lite anche sul pianerottolo della casa della vittima, che non presentava, pare, colpi di armi da taglio o da fuoco. Per stabilire la causa della morte, quindi, la polizia si affida alla scientifica e al medico legale.
L’uomo avrebbe sostenuto che la moglie sarebbe caduta dalle scale, ferendosi mortalmente. Una ricostruzione che non ha convinto la Procura di Caltagirone. L’uomo è stato portato in carcere da agenti del locale commissariato.
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