L’inseguimento per le vie di Giarre, nel catanese. Giovane forza il posto di blocco dei militari per evitare di essere scoperto. Il tentativo però va a vuoto ed alla fine si scopre che deteneva oltre 5 chili di marijuana
L’intervento di una pattuglia della radiomobile
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Giarre hanno lavorato in collaborazione con i colleghi della stazione di Fiumefreddo di Sicilia per arrivare ad arrestare un 18enne per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. L’operazione è scattata nella notte nel corso di un controllo alla circolazione stradale in largo Fleming a Giarre. Ad un certo punto è stato intimato l’alt a un’autovettura Lancia Y in transito il cui conducente, anziché fermarsi, ha accelerato e superato il posto di controllo dei militari. Ne è scaturito un inseguimento durante il quale il fuggitivo, poi identificato nel 18enne, ha messo in grave pericolo l’incolumità dei militari e di altri utenti della strada presenti lungo il tragitto a causa della sua guida spericolata.
L’altra fuga a piedi
I carabinieri sono riusciti a fermare il mezzo in via Trieste all’angolo con via Catania, dove il 18enne è sceso dall’auto continuando la fuga a piedi. Nel frattempo ha anche tentato di disfarsi di un borsello. Recuperato quel borsello, i militari hanno trovato al suo interno 20 grammi circa di cocaina e 6 di marijuana mentre, nel prosieguo della perquisizione dell’autovettura, hanno rinvenuto un ulteriore borsello contenente la cospicua somma di 2.905 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Le spalle al muro
Il 18enne, vedendosi oramai con le spalle al muro, ha deciso di vuotare il sacco. Per alleviare più gravi conseguenze giudiziarie, ha indicato ai militari un nascondiglio tra la vegetazione in un tratto sterrato della via Sebastiano Lisi, dove custodiva un barattolo di vetro, nascosto in un sacco di plastica, contenente ben 5 chilogrammi di marijuana. L’arresto è stato convalidato e per il 18enne sono arrivati i domiciliari.
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