Ancora furti ai danni delle campagne del Catanese. Questa volta è stato sventato dai carabinieri della stazione di Granieri che hanno denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale di Caltagirone un uomo catanese di 30 anni. L’accusa per lui è di tentato furto aggravato e sottrazione di cosa sottoposta a sequestro. La segnalazione è scaturita in seguito al tentato furto di circa 600 chili di uva da tavola della qualità “Vittoria”, portata via dal vigneto di un imprenditore agricolo calatino nell’arco della nottata. L’addetto alla vigilanza privata in turno ha notato la presenza di un veicolo che, privo di targhe, era fermo in modo sospetto all’interno del terreno agricolo. Una volta avvicinatosi, ha notato che l’autovettura era carica di uva.
L’intervento immediato
L’intervento sul luogo della segnalazione dei carabinieri ha consentito di restituire nell’immediatezza al proprietario il grande quantitativo di frutta, limitando così il danno economico subito dall’imprenditore. Gli accertamenti che sono stati portati avanti dai militari sul veicolo rinvenuto hanno consentito di acquisire primi importanti elementi indiziari a carico dell’indagato. Difatti, tramite il numero di telaio si è risaliti all’identità dell’intestatario del veicolo, vale a dire un trentenne della città di Catania.
L’uomo con precedenti
L’uomo era stato già coinvolto in passato in fatti reato della stessa tipologia. Oltretutto era stato nominato custode giudiziale dell’autovettura, già sottoposta a sequestro per altri motivi. Indagini sono in corso per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti e per individuare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti in qualità di complici.
Altre operazioni in provincia
Nell’aprile scorso i ladri furono intercettati dall’aliquota radiomobile della compagnia di Palagonia. Le pattuglie penetrarono nelle isolate strade di bonifica interpoderali nell’agro di Ramacca rivenendo un autocarro, risultato oggetto di furto in provincia di Agrigento, ben nascosto all’interno di un agrumeto. Era stato caricato di materiale ferroso e strumenti per l’agricoltura in ferro, pronti ad essere riciclati. In quel caso furono denunciati due uomini, oltretutto con specifici precedenti, che venivano segnalati alla compente autorità giudiziaria con l’accusa di ricettazione per avere sorvegliato la refurtiva, il cui valore complessivo era stato stimato in circa 10 mila euro.
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