C’è chi augura la “selezione naturale”, chi non risparmia una bestemmia per evidenziare il suo disappunto e chi invoca direttamente le “legnate”. Bersaglio di una autentica aggressione 2.0, consumata tra le bacheche del noto social network Facebook, è Sandro Mangano: attivista gay, ex presidente nazionale di GayLib e un passato da candidato alle elezioni regionali del 2012 in una lista a sostegno di Nello Musumeci.
La “colpa” di Mangano, a leggere i commenti a corredo di una vecchia intervista rilasciata all’epoca della candidatura alle regionali, sarebbe quella di professarsi omosessuale ma anche sostenitore della politica del centrodestra.
“È semplicemente vergognoso – sostiene l’ex presidente di GayLib, che ha deciso di rendere nota la disavventura pubblicando sul suo profilo Facebook tutti gli screenshoot con gli insulti ricevuti – non potere esprimere liberamente un’opinione senza dover subire insulti pesanti e umiliazioni da una parte del mondo gay. Ho scelto di sostenere Musumeci nel 2012 mettendoci la faccia e ancora oggi, nel 2017, pur tenendomi lontano dalla competizione politica, continuo a credere nelle capacità di Nello e nello spirito del centrodestra”.
“Mi sembra assurdo – conclude Mangano – essere messo alla gogna da una parte di quegli omosessuali che si battono solo a parole per la libertà e per il pluralismo, ma non esitano a diventare razzisti e spietati con chi esce fuori dal loro perimetro ideologico. A questo punto non mi resta altra scelta che denunciare. Io non mollo, e continuerò a rivendicare con orgoglio le mie idee e i miei ideali”.
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