Continua ad alimentare polemiche la cena della discordia del presidente della Regione a Castel Di Iudica, nel catanese, dello scorso 18 agosto. A rilanciare è il sindaco Ruggero Strano del piccolo centro etneo che smentisce possibili focolai scoppiati nel corso delle manifestazioni estive organizzate in paese, e in più conferma la sua posizione: “Il green pass è una stupidaggine”.

Scontro accesso dopo le accuse della consigliera Mileti

La polemica è sorta dopo i tanti dubbi avanzati dal sindaco sulla cena a cui avrebbe preso parte il governatore siciliano in un locale di Castel Di Iudica. Strano ha parlato di un Musumeci poco attento alle regole anti-contagio al covid, accusato di essere protagonista di una cena senza distanziamento e mascherine. Ieri aveva fatto quadrato sul presidente la consigliera comunale Lorena Grazia Mileti che aveva smentito qualsiasi infrazione da parte di Musumeci e dei suoi commensali, accusando al contrario proprio il sindaco di non aver vigilato sulle manifestazioni estive definite senza controlli su assembramenti e mascherine, con protagonisti gli stessi amministratori. Addirittura la Mileti aveva avanzato dubbi su un possibile focolaio partito proprio da una di queste serate. Infine la stoccata al primo cittadino, accusato di essere esplicitamente contro il green pass, fatto ritenuto grave per un uomo delle istituzioni in questo momento di emergenza sanitaria.

La risposta del sindaco tra smentite e conferme

Riguardo al green pass Strano conferma tutto: “Nella mia libertà critica ho asserito che esso è una stupidaggine pur facendo rispettare le disposizioni governative”. Poi però passa al contrattacco: “Non c’è mai stato alcun fantomatico focolaio nelle serate di ‘Iudica In Festa’, manifestazione a cura di questa Amministrazione Comunale – precisa il sindaco -. Nulla di più falso in quanto gli esercenti preposti alla vendita di generi alimentari indossavano la mascherina e che tutte le disposizioni sono state applicate e fatte rispettare dalla polizia locale”.

“Si auspica scioglimento? Richiesta talebana”

Il sindaco accusa la Mileti di essere da tempo assente dalle attività istituzionali tranne che nei social. E poi affonda nella parte della lettera in cui la consigliera parla di scioglimento del consiglio: “Conoscendo la storia politica della Mileti che ha navigato nei partiti di sinistra e destra, – precisa Strano – mai avrei potuto credere ad una sorta di richiesta ‘talebana” sopprimendo il diritto di critica, giacché lo scioglimento dei consigli comunali sono previsti dall’articolo 141 del testo unico degli enti locali e nel caso di specie siamo ben lontani”.

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