Un cliente troppo goffo finisce per diventare una trappola per il pusher che vendeva la droga a domicilio. I carabinieri sono stati attirati dall’atteggiamento sospetto di un uomo che prima di entrare all’interno di uno stabile nel quartiere di Librino, nel catanese, ha cominciato a guardarsi attorno. Troppo evidente il suo atteggiamento inusuale, come se avesse qualcosa di cui temere. Ed effettivamente i militari dell’Arma hanno avuto i loro immediati riscontri.
L’operazione
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato l’uomo che risiede in viale Nitta, sorpreso nella flagranza del reato e accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’equipaggio della pattuglia dei militari dell’arma stava svolgendo un servizio perlustrativo nel popoloso quartiere di Librino. Fino a quando la loro attenzione è stata carpita da un giovane che avevano notato guardarsi intorno con fare sospetto prima di entrare all’interno di una scala condominiale.
Individuato l’appartamento
I militari sono riusciti ad individuare l’appartamento che si trovava al primo piano dello stabile, dove il giovane aveva scambiato qualche parola con chi vi abitava al suo interno. I militari dell’arma hanno deciso però di non bloccarlo per la presenza di una telecamera notata proprio all’altezza della porta d’ingresso. I carabinieri hanno quindi semplicemente suonato il campanello dell’abitazione e, approfittando della distrazione del 59enne che si è accorto ormai troppo tardi della presenza di militari in borghese, tentando invano di richiudere la porta ormai aperta sono entrati all’interno e lo hanno bloccato.
I riscontri
Ben presto i militari hanno compreso il motivo della sua agitazione. L’uomo, infatti, sul tavolo della cucina teneva 42 dosi di cocaina, nonché la somma di 510 euro, ricavata attraverso lo spaccio della droga. Installato su un muro era presente un monitor con le immagini del sistema di videosorveglianza che copriva il pianerottolo e le scale d’accesso al suo appartamento. L’autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l’arresto del 49enne, disponendo per lui gli arresti domiciliari.
Commenta con Facebook