La polizia è tornata nel quartiere di San Leone a Catania, scattano denunce e sanzioni per violazioni anti covid19. E’ il nuovo bilancio di un’attività portata avanti dal commissariato di polizia di Librino che svolge periodicamente in questo territorio considerato “caldo” per l’alto tasso criminale.

La casa abusiva “blindata”

Particolarmente complessa l’attività sviluppata presso l’abitazione di un pluripregiudicato, destinatario della libertà vigilata. Giunti sul posto gli agenti hanno notato che all’interno dell’appartamento vi era un altro soggetto il quale, alla vista della polizia, è fuggito e si è barricato in casa, la cui porta blindata d’ingresso era protetta da un ulteriore cancello in ferro, chiuso con doppia mandata e catenaccio in acciaio. Tra l’altro, il manufatto era stato realizzato abusivamente, in uno spazio condominiale e in modo tale da ridurne la fruibilità agli altri condomini, oltre che all’evidente scopo di eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine.

Anche un cane aggressivo di guardia

Ulteriore circostanza che ha reso complesso l’intervento è stata la presenza di un rottweiler di grossa taglia posizionato sul retro dell’appartamento. La polizia, dovendo a quel punto procedere a perquisizione domiciliare, ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco i quali sono riusciti ad aprire e a scardinare dalle pareti condominiali il cancello. Una volta entrati dentro l’immobile, dopo circa 2 ore di lavoro da parte dei pompieri, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per aver fatto notevolmente tardare le operazioni di polizia. Assieme al proprietario della casa è stato anche denunciato per furto aggravato di energia elettrica, in quanto personale Enel ha accertato un allaccio diretto abusivo alla rete elettrica. Inoltre, nel corso della perquisizione domiciliare, è stata rinvenuta anche una somma di denaro la cui provenienza non è stata giustificata.

I posti di blocco

Durante l’attività di polizia, assieme al Reparto Polizia Anticrimine, sono stati effettuati anche ripetuti posti di blocco, controllati veicoli, identificati soggetti e contestate sanzioni previste dal codice della strada. Inoltre, nel territorio di competenza, sono stati eseguiti controlli nei confronti dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e in materia di green pass e rischio da contagio covid19: undici attività commerciali controllate e 20 persone sanzionate tra titolari, dipendenti e clienti. Uno di questi dipendenti lavorava anche in nero, percependo il Reddito di Cittadinanza: è stato segnalato all’Inps per la revoca del beneficio. Due esercizi commerciali sono stati chiusi per 5 giorni per il mancato rispetto della stessa normativa. Ancora, un soggetto di 24 anni ha avuto i domiciliare in esecuzione di un ordine del tribunale di Enna. A una donna è stato contestato l’uso personale di sostanza stupefacente; ancora un uomo è stato ammonito dal questore per violenza domestica. Infine, un 40enne è stato indagato in stato di libertà per violazione obblighi inerenti l’assistenza familiare.

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