Operatori del Comune stamani su indicazione del sindaco Salvo Pogliese e del capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, hanno provveduto a rimuovere le scritte imbrattanti fatte da ignoti la notte di venerdì scorso sul murales dedicato al giornalista Peppino Impastato, ucciso dalla mafia per le sue denunzie contro la delinquenza organizzata e il malaffare in Sicilia.
L’opera artistica che si trova sulla circonvallazione di Catania (lato Ognina), era stata realizzata nel 2015 dal club service Interact Catania ovest in collaborazione con l’associazione studentesca Atlas.
Sabato pomeriggio a partire dalle ore 16,00, i soci delle stesse organizzazioni promotrici, insieme ai cittadini che lo vorranno, apporranno una mano intinta di vernice sul murales in segno di sostegno alla lotta alla mafia, completando di fatto il ripristino originario del murales.
Era stato l’ex sindaco Enzo Bianco a denunciare sabato l’atto di vandalismo.
“La verità sono morto inutilmente, boss scarcerati”. Questa la scritta che campeggiava sul murales.
“Mani sconosciute hanno ancora una volta sfregiato, il murales di Peppino Impastato sulla Circonvallazione di Catania. Chiediamo al sindaco Pogliese la stessa tempestività nel porre rimedio al grave gesto che avemmo nell’estate 2017″. Così aveva detto l’ex sindaco Enzo Bianco.
“La realizzazione di questo murales è stata molto difficile – continua Bianco -. Infatti, al di là dei danneggiamenti, fu a lungo bloccato dalla burocrazia e il writer Vincenzo Magno fu anche aggredito e minacciato da sconosciuti. Noi fummo subito al suo fianco. Auspico che i responsabili siano presto identificati e rendano conto alla legge delle loro azioni”.
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