Per l’omicidio di Ylenia Bonavera a Catania si andrà in Cassazione. Ad annunciare il nuovo ricorso contro la condanna in appello per omicidio volontario, che conferma quella in primo grado, è lo studio legale Lipera che difende l’imputata Daniela Agata Nicotra, incensurata catanese di 36 anni. Troppi 18 anni secondo la difesa sulla base della ricostruzione fatta in aula.

La ricostruzione

La messinese d’origine Ylenia Bonavera, 26 anni, venne uccisa tra il 9 ed il 10 dicembre 2020. Colpita da una coltellata dall’amica Daniela Nicotra. Sulla ricostruzione della vicenda però ci sono diversi aspetti che vanno rivisiti, secondo lo studio legale Lipera. A cominciare dal fatto che non ci sarebbe stata una relazione sentimentale tra le due donne: “Tra la Bonavera e la Nicotra – si legge nella nota del legale – non vi era alcuna relazione sentimentale. Ma soltanto un forte legame di amicizia e sarebbe stata da escludere l’aggravante della relazione sentimentale”.

La lite finita nel sangue

Anche sull’origine della lite sfociata nel dramma l’avvocato Lipera continua a sostenere un’altra versione. “E’ stata proprio la Bonavera a dare inizio alla lite – evidenzia -, cui purtroppo ha fatto seguito il triste evento. Infatti, Ylenia Bonavera aveva strappato una ciocca di capelli e aveva ferito all’occhio l’imputata. La Nicotra, accecata in un occhio, ricoperto di sangue e dolorante, in quel concitato momento ha reagito d’impulso, andando a recuperare un coltello da cucina che aveva in macchina e accoltellando l’amica alla spalla destra. L’intenzione della Nicotra non era certamente quella di cagionare la morte dell’amica, atteso che l’ha colpita soltanto alla spalla e con unico colpo di coltello”. Durante l’arringa si è insistito sulla legittima difesa, in subordine sull’eccesso colposo di legittima difesa e in estremo subordine sull’omicidio preterintenzionale.

Il ricorso

Secondo le previsioni, la Corte d’Assise d’Appello depositerà le motivazioni della sentenza entro il 7 novembre prossimo. “A quel punto tempestivamente proporremo ricorso alla Corte Suprema di Cassazione” scrive lo studio legale Lipera.

Il fatto

Nicotra è responsabile di aver ferito a morte l’amica durante una lite nel cuore della città etnea. Ylenia è poi morta in ospedale per le gravità delle ferite. A incastrare la Nicotra, le immagini di videosorveglianza di zona che hanno immortalato le fasi dell’accesa lite tra le due. Si vede il ritorno della catanese con un coltello e il fendente sferrato all’amica. Ylenia Nicotra in passato, quando viveva a Messina, aveva subito l’aggressione da parte del suo allora fidanzato, Alessio Mantineo. Tentò di darle fuoco lanciandole contro del liquido infiammabile e un accendino acceso. Dopo alcuni anni a Messina, Ylenia si era trasferita a Catania.

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