Sono 4 i personaggi politici coinvolti nell’operazione Mercurio e accusati dalla DdA di Catania, sulla scorta delle indagini del Ros dei Carabinieri, di avere stretto accordi con le famiglie mafiose per ottenere voti in cambio della promessa di intervenire nel settore dei lavori pubblici a favore delle imprese segnalate.

Giuseppe Castiglione

Il nome che salta subito agli occhi è quello di Giuseppe Castiglione, 46 anni, ex Presidente del Consiglio comunale di Catania e dal 2022 deputato regionale. Eletto nelle fila degli autonomisti e popolari è attualmente capogruppo proprio degli autonomisti all’Ars.

Figlio del ben noto Santo Castiglione, recentemente scomparso, storico esponente del vecchio Msi, poi Alleanza Nazionale e in passato presidente dell’autorità portuale di Catania, l’odierno coinvolto nell’inchiesta antimafia è solo omonimo dell’ex assessore regionale e deputato di Forza Italia originario di Bronte che si è visto costretto a precisare con un post di non essere il destinatario del provvedimento giudiziario.

Castiglione, dipendente della Sac in aspettativa per incarico politico, dopo essere stato consigliere provinciale per Alleanza nazionale, era approdato al consiglio comunale di Catania nel 2013 fino a diventarne Presidente nella passata legislatura.

Nel 2022 l’elezione a deputato Ars con un bottino di oltre 5300 voti grazie ad un accordo fra MpA nella Sicilia orientale e Popolari in quella occidentale che aveva dato vita alla lista “Autonomisti e Popolari”. Dopo la sua elezione Castiglione ha ricoperto ruoli in commissione regionale antimafia e nella commissione Affari Istituzionali dell’Ars.

Le reazioni

“La magistratura farà la propria parte” ha commentato il Presidente della Regione Renato Schifani mentre dall’opposizione arriva subito l’annuncio di un sit in di protesta da parte del deputato Ismaele La Vardera che invita Castiglione a dimettersi subito.

“Ci auguriamo che prenda immediatamente la decisione di fare un passo indietro, in attesa delle risultanze investigative. Non è un arresto qualsiasi, bensì fatto all’interno di una operazione antimafia che colpisce boss catanesi. Non posso che ringraziare le forze dell’ordine che ogni giorno si spendono per rendere la nostra terra un mondo migliore. Spero che anche che Schifani e Lombardo predano le distanze dal deputato di maggioranza, la politica deve condannare veementemente episodi simili, succederà? Per questo motivo domani sto organizzando un sit-in di protesta alle 15 all’Ars. Fuori la mafia dallo Stato!” dice il leader del movimento Controcorrente

Parla di quadro inquietante il 5 stelle Nuccio Di Paola vice presidente dell’Ars  “L’ennesimo blitz antimafia operato in Sicilia da magistratura e Carabinieri, cui va il nostro grandissimo plauso, conferma, ove ce ne fosse ancora bisogno, che tanta strada si deve ancora fare lungo il tortuoso cammino della lotta alla mafia. Siamo di fronte a un quadro inquietante e la presenza di politici tra i destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare emessi nel Catanese non può che alimentare il nostro disappunto e la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Per questo chiediamo al deputato regionale Giuseppe Castiglione di dimettersi quantomeno dalla commissione Antimafia ancora prima di un eventuale provvedimento di decadenza. Siamo consapevoli che nessuno sia colpevole prima del terzo grado di giudizio, ma è anche vero, che dopo un provvedimento del genere, la sua permanenza all’interno di un organismo altamente simbolico come la commissione Antimafia sarebbe un pessimo segnale per la collettività. Schifani, una volta tanto, vada oltre le dichiarazioni di circostanza e chieda, anche lui, un passo indietro al deputato che sostiene la sua maggioranza. La questione morale va messa ai primissimi punti dell’agenda presidenziale” scrivono il capogruppo all’Ars Antonio De Luca e il coordinatore regionale per la Sicilia Nuccio Di Paola.

Per il Pd “Ancora una volta, purtroppo, le istituzioni siciliane sono trascinate nella cronaca giudiziaria. L’arresto del parlamentare regionale Giuseppe Castiglione disorienta e preoccupa, attendiamo di conoscere gli sviluppi dell’indagine nel rispetto del lavoro delle forze dell’ordine e di quelle che saranno le valutazioni della magistratura in merito alle accuse nei confronti di Castiglione” dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars in merito all’operazione dei Carabinieri di Catania che ha portato all’arresto di 19 persone, tra le quali il capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars Giuseppe Castiglione.

Gli altri politici coinvolti

Rilevante anche al figura del consigliere comunale di Misterbianco Matteo Marchese ex assessore ai lavori pubblici, vice sindaco e vice presidente del Consiglio comunale sempre di Misterbianco.

Coinvolti nell’operazione anche il sindaco di Ramacca Nunzio Vitale e il vice presidente del Consiglio comunale Salvatore Fornaro. Quest’ultimo sarebbe stato un personaggio politico in ascesa,  strettamente legato ad Antonino Di Benedetto considerato affiliato alla famiglia locale legata al gruppo Santapaola Ercolano sa, al quale doveva essere garantita la sponda politica e un ruolo strategico all’interno dell’amministrazione comunale.