Il processo alla Kalat ambiente finisce con un’assoluzione per tutti. Il tribunale penale di Caltagirone, in composizione collegiale, ha assolto, “perché il fatto non sussiste“, tutti i 14 imputati del processo nato da indagini su presunti dati “gonfiati” nella raccolta differenziata gestita da Kalat ambiente. Nell’ambito dell’inchiesta, il 10 maggio del 2013, aveva avuto gli arresti domiciliari Vito Digeronimo, presidente del consiglio di amministrazione di Kalat Ambiente e all’epoca commissario dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Catania, adesso assolto da tutti i capi di imputazione.

I reati contestati

L’ordinanza era stata revocata dal tribunale del riesame di Catania su richiesta del suo difensore, l’avvocato Carmelo Passanisi. Tra i reati, contestati a vario titolo, traffico di rifiuti, frode in pubbliche forniture, truffa allo Stato e abuso d’ufficio. Oltre a Digeronimo sono stati assolti: Salvatore Ilardi, Nicolò Vitale, Enzo Demetrio Ruggieri, Vincenzo Ciffo, Filippo Gentile, Salvatore Straquadanio, Alfio Agrifoglio, Adriano Di Francisca, Angelo Agnello, Salvatore Mangiaratti, Giovanni Cassino, Giuseppe Bufalino e Salvatore Albachiara. Assolte, con la stessa formula, anche le società coinvolte: la Aimeri ambiente e l’Agesp.

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