La Polizia di Stato su disposizione della Procura di Catania ha posto in stato di fermo tre presunti scafisti indiziati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata e in concorso. Sono Segher Beker, di 45 anni; Salem Allahham, di 29, e Ziad Alnajjar, di 24, tutti di nazionalità palestinese.
Le indagini della squadra mobile
Secondo le indagini, condotte dalla sezione criminalità straniera della squadra mobile, i tre avrebbero fatto parte dell’equipaggio di due delle tre imbarcazioni soccorse il 9 maggio scorso in acque Sar maltesi da una petroliera.
I 107 migranti a bordo dei tre natanti sono stati poi trasferiti a Catania con una motovedetta della guardia costiera. Dai loro racconti gli inquirenti sarebbero riusciti a ricostruire i diversi ruoli dei tre presunti scafisti che si alternavano nella guida delle due imbarcazioni partite dalla spiaggia di Bengasi, sulle quali erano state fatte salire un totale di 72 persone.
Un viaggio costato 3.500 euro a persona
I testimoni hanno raccontato di avere pagato ai trafficanti circa 3.500 euro a persona, descrivendo pure le fasi della traversata via mare, compresi i momenti di tensione per i continui guasti al motore e a causa di una tempesta. I tre palestinesi sono stati rinchiusi presso il carcere catanese di “Piazza Lanza”, dopo la convalida del provvedimento di fermo da parte del Gip e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
In carcere a Catania
Ultimati gli atti di rito, i tre fermati sono stati associati presso la casa circondariale catanese di Piazza Lanza. Il quadro indiziario raccolto, pur in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, ha poi permesso di richiedere ed ottenere dal competente giudice per le indagini preliminari, la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
Sbarco migranti a Siracusa, due arresti
Nei giorni scorsi, gli agenti della squadra mobile di Siracusa hanno eseguito un fermo nei confronti di un cittadino afghano e di un altro uomo di 33 anni, originario del Kazakistan per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per lo sbarco avvenuto ieri ad Augusta. Sono stati alcuni stranieri, nel corso della loro testimonianza, a sostenere che gli indagati erano al timore della barca.
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