Si intravede, sembrerebbe, uno spiraglio di luce nella vertenza Pfizer che coinvolge lo stabilimento produttivo di Catania.
E’ la “proposta avanzata dalle sigle sindacali di operare una riduzione dei livelli occupazionali attraverso un’importante incentivazione economica all’esodo volontario del personale prossimo alla pensione e di coloro che, anche se non immediatamente pensionabili, vogliono lasciare in anticipo il posto di lavoro” il punto d’incontro trovato tra i sindacati e la Wyeth lederle – la società controllata da Pfizer che gestisce lo stabilimento produttivo etneo – per la chiusura positiva della procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso febbraio per 130 unità. Lo affermano in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che si sono tornati ad incontrare stamane con la società nella sede di Confindustria Catania.
Il 26 aprile incontro al Palazzo della Regione per sottoscrivere l’accordo definitivo
Il 26 aprile mattina le parti si incontreranno nel Palazzo della Regione per sottoscrivere l’accordo definitivo davanti alla dirigente responsabile del Centro per l’impiego Salvatrice Rizzo. “Riteniamo buono – dicono i segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil, Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici, anche a nome delle Rsu – l’accordo che è stato conseguito perché sicuramente ci consente di scongiurare la macelleria sociale che si prospettava all’inizio”.
“Rimane grande amarezza, nessun ascolto dal Ministero”
Proseguono i segretari dei sindacati: “E’ chiaro che fino alla fine i profili interessati dal procedimento vanno salvati tutti. Rimane la grande amarezza di non essere stati ascoltati in sede ministeriale, dove ancora speriamo di poter arrivare per un confronto chiarificatore sul futuro dello stabilimento di Catania che, per quanto ci riguarda, continuiamo a vedere a tinte fosche”.
Alcuni lavoratori si trasferiranno ad Ascoli Piceno
Al personale prossimo alla pensione – sottolineano i sindacati – “sono stati aggiunti anche i dipendenti assunti con contratto a tutele crescenti. Nel contempo già un gruppo di lavoratori ha deciso di accettare l’offerta di trasferimento nel sito di Ascoli Piceno, mentre qualcuno si è dimesso per andare a lavorare altrove”.
La necessità di far quadrare i conti
“Fino al prossimo 30 novembre – aggiungono i sindacati – dunque, si farà in modo di sfoltire e svecchiare l’organico per far quadrare i conti, lasciando in azienda i più giovani, con l’impegno da parte di Pfizer di assorbire eventuali esuberi rimanenti. In questi senso sindacati e azienda hanno già concordato un vertice a giugno per monitorare l’andamento di quanto stabilito con la firma del verbale odierno, dopo quattro giorni di riunioni ad oltranza e due mesi di trattative”.
Musumeci, “Vigileremo su tutela dei lavoratori”
“L’ipotesi di accordo siglata oggi sulla complicata vertenza Pfizer dimostra quanto efficace sia il lavoro di mediazione e dialogo che la Regione può e deve svolgere. Anche quando tutto sembrava perduto non abbiamo desistito né mollato di un centimetro. E oggi, con legittima soddisfazione, ringraziamo l’azienda, i sindacati, il personale dello stabilimento. Ora vigileremo perché l’accordo vada a buon fine e venga tutelato il maggior numero possibile di lavoratori”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in merito all’intesa raggiunta da organizzazioni sindacali, rappresentanze sindacali unitarie, impresa e Confindustria nella vertenza sulla riduzione di personale nel sito produttivo di Catania della multinazionale.
“L’accordo raggiunto tra sindacati e azienda – aggiunge l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone – rappresenta un significativo passo avanti. Un risultato a cui si è arrivati anche grazie alla posizione ferma e lineare che abbiamo assunto nell’accompagnare le parti, facendo leva sulla ragionevolezza e sulla necessità di trovare punti d’incontro per salvaguardare i dipendenti. Resta la necessità che il governo nazionale si impegni ad interrogare Pfizer sul destino e sul rilancio dello stabilimento etneo”.
(foto di repertorio)
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