L’uomo utilizza il legno fin dalla notte dei tempi ma, pur essendo così comune, la sua produzione ancora oggi è l’unica (insieme ai pellami) a richiedere la fine di un ciclo vitale. Questo status però, passando anche dalla Sicilia, può essere invertito, tracciando così la nuova frontiera mondiale della sostenibilità.
In Italia esistono oltre 150 milioni di ulivi e circa il 30% di questi si trova in Sicilia. La potatura, che è un’operazione utile al loro benessere, viene effettuata comunemente ogni 2-3 anni, generando così una quantità di legno ingente, la gran parte di questo però diventa cenere, in camini e stufe.
A usare per prima, per la sua produzione, legno da alberi vivi è Aliva Wood che con le sue due divisioni, Design e Panel, crea complementi d’arredo e pannelli per mobili, utilizzando esclusivamente scarto della potatura degli ulivi, materiale “rinnovabile” che per poter essere prelevato non richiedere, ovviamente, l’abbattimento dell’albero che lo dona. La produzione è anch’essa sostenibile, non rilegata in capannoni industriali, bensì affidata a vari falegnami del territorio che operano nei loro laboratori creando i prodotti commissionati, a km0, con questo materiale unico.
La certificazione della provenienza del legno e degli operatori interessati (portatori e artigiani) rende la filiera totalmente tracciabile, a differenza di un qualsiasi altro legno, dove l’unica certezza è l’abbattimento di una vita.
La collezione “Trinacria” di Aliva Design è dedicata proprio alla Sicilia. Gela, Madre Gibellina, Pergusa e Ducezio sono i nomi dei quattro prodotti che la compongono, omaggio a personaggi, opere e luoghi di una terra ricca di storia, la stessa che gli ulivi secolari donatori del legno hanno vissuto come testimoni silenti.
Aliva Wood, con il suo operato, diventa custode della nobiltà del legno, consentendo agli alberi di continuare il loro ciclo senza sottrarre ma restituendo vita, anche in Sicilia.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
Commenta con Facebook