Accusata dell’omicidio della suocera nell’Ennese le viene riconosciuta la parziale incapacità al momento dei fatti. Si è concluso così l’incidente probatorio disposto per accertare le condizioni psichiche e psichiatriche di Laura Di Dio, 32 anni. La donna di Pietraperzia, madre di due bambini, lo scorso 4 febbraio ha ucciso la suocera Margherita Margani, 62 anni, con numerosi colpi di arma da taglio. La perizia è del consulente incaricato dal Gip del tribunale di Enna per accertare le condizioni della Di Dio.

Le risultanze

Stando alle risultanze la giovane sarebbe stata affetta da parziale vizio di mente al momento del fatto. La donna avrebbe interrotto l’assunzione di farmaci prescritti circa un anno fa ritenendo che qualcuno volesse avvelenarla. Pare si sia sentita in qualche modo in pericolo, mentre si trovava con la suocera nella cucina di quest’ultima, e da lì sarebbe maturato l’omicidio. La difesa Di Laura Di Dio è rappresentata dall’avvocato Gaetano Giunta del foro di Catania. Loro puntano alla totale incapacità di intendere e volere e di stare in giudizio, anche alla luce della situazione psicologica dell’imputata.

I fatti come ricostruiti

Di Dio, che era andata a casa della suocera, distante poche decine di metri da casa sua. L’aveva aggredita in cucina con più fendenti, un’azione che potrebbe essere stata scatenata dalla vista di un coltello. Pare che avesse il timore che la suocera volesse farle del male. Adesso il Gip trasmetterà gli atti dell’incidente probatorio alla Procura di Enna che dovrà emettere l’avviso di conclusione delle indagini e disporre il giudizio.

I litigi erano frequenti

Secondo una prima ricostruzione l’anziana avrebbe aperto la porta di casa alla nuora, con la quale vi sarebbero stati frequenti litigi. A quel punto la 32enne l’avrebbe aggredita in cucina con il coltello. Un fendente ha raggiunto la vittima alla gola. Ad indagare per la Procura il Pm Michele Benintende.

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