Calzagatti, la tradizione contadina e la vecchietta che fece scappare il gatto

  • Il nome deriva da una leggenda antica. Inciampando su un gatto che dormiva, una vecchia contadina mischiò per sbaglio polenta e fagioli
  • Il risultato finale sono delle striscioline di polenta fritta con all’interno dei fagioli croccanti
  • I calzagatti possono essere preparati in diversi modi. Ogni città dell’Emilia Romagna propone una variante
  • I Calzagatti sono un piatto tipico della cucina povera emiliana, da preparare con polenta di mais e fagioli.

I calzagatti modenesi sono uno dei piatti tipici della tradizione contadina di quella regione. L’Emilia Romagna è una terra ricca di storia e tradizione, soprattutto per cultura gastronomica.  I calzagatti sono un piatto che unisce due degli ingredienti alla base della dieta dei contadini, consumati durante i periodi di povertà: la polenta e i fagioli,  da sempre considerati  come la carne per poveri.

Ai modenesi  venne l’idea  di unire questi due ingredienti, cibi molto economici, dando vita alla tradizione dei calzagatti.  C’è anche una leggenda all’origine del nome del piatto: si racconta che sia nato per caso, mentre una vecchietta stava preparando della polenta  con a parte dei fagioli. Al momento di portarli in tavola, la vecchietta inciampò sul gatto accovacciato sul pavimento e i fagioli finirono dentro il paiolo della polenta. Il gatto scappò a gambe levate e questo spiegherebbe il nome. In dialettio romagnolo significa “che caccia via i gatti”. Il piatto viene chiamato anche con altri modi: cazzagai, o calzagalli ma anche paparuccia, ciribusla o bagia.

Ogni città dell’Emilia Romagna ha la sua versione dei calzagatti.  Quella di oggi è la più diffusa e conosciuta, quella modenese

 

Ecco gli ingredienti necessari per i calzagatti modenesi
  • 800 gr di farina gialla di mais
  • 300 gr. di fagioli freschi oppure 150 gr di fagioli secchi
  • 120 gr.di pomodori pelati
  • 70 gr. di pancetta dolce
  • 50 gr di burro
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio di aglio
  • sale e pepe q.b.
  • strutto per friggere
La ricetta modenese dei calzagatti

Tritate la pancetta e fatela soffriggere tegame insieme all’aglio pestato. Aggiungete del rosmarino. Fate soffriggere il composto per qualche minuto a fuoco vivace. Quando la pancetta è tostata , unite un cucchiaio d’olio, i fagioli (precedentemente bolliti in acqua non salata) il sale e due mestoli di acqua. Lasciate cuocere per 20 minuti, per restringere il sugo. A parte preparate la polenta. In una pentola d’acqua bollente versate la farina di granturco a poco a poco, senza mai smettere di mescolare (con un cucchiaio di legno).  Dopo 40 minuti la polenta si sarà addensata. E’ il momento di unire il sugo di fagioli. Mescolate bene e lasciate cuocere a fuoco basso per ancora 15  minuti. Una volta tolta la casseruola dal fuoco e versato l’impasto in un altro contenitore, fate raffreddare.  L’impasto deve riposare per  sei ore a temperatura ambiente. Trascorso questo  tempo potete procedere con la frittura. Mettete in una padella lo strutto. Tagliate a fette la polenta condita e  immergete le strisce nello strutto bollente. Lasciate cuocere per qualche minuto, sino a quando le fettine di polenta avranno un colore dorato. Potete servire in tavola, dopo aver eliminato dai calzagatti il grasso in eccesso.

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