Il  gelato al fico d’India con macaron al pistacchio ripieno di crema di ricotta e crumble al cioccolato, nato durante il lockdown per dare alla carta dei dolci una forte impronta siciliana,  diviene il goloso simbolo della rinascita del Ristorante Palazzo Branciforte nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste nell’ultimo DPCM.

L’elegante ristorante sorge all’ interno di  Palazzo Branciforte, lo storico edificio nel cuore della città, i cui importanti interventi di restauro, iniziati nel 2007, sono stati affidati all’architetto e designer di fama mondiale Gae Aulenti dalla Fondazione Sicilia che si è impegnata nell’opera di  restauro per sostenere lo sviluppo e la promozione culturale della città di Palermo e che per tutto luglio e agosto sarà  possibile visitare il venerdì e il sabato dalle 19.00 alle 24.00  prenotando la propria visita tramite il sito www.restartpalermo.it , progetto nato per la rinascita di Palermo partendo dalle sue bellezze artistiche ed enogastronomiche. 

Dopo il lungo periodo di lockdown anche il ristorante è pronto a ripartire e lo fa cominciando  dalle proprie radici per cercare nella solidità e nella profondità una nuova forza e un nuovo vigore e lo fa  con un un menù totalmente nuovo, costituito dai piatti nati durante la pandemia  nelle  ore passate  a casa davanti ai fornelli,  che prende le mosse dalle basi della nostra terra, le sue materie prime, arricchendole con  il valore aggiunto costituito dagli affetti familiari che sono stati l’àncora di salvezza durante il periodo di emergenza sanitaria globale.  

Gaetano Billeci

<<Abbiamo deciso di riaprire le porte del ristorante facendo tesoro dell’esperienza maturata durante la pandemia, che ci ha permesso di ridare alle cose il loro giusto valore – afferma lo chef Gaetano Billeci – e in questo momento difficile per tutti noi, abbiamo voluto che fosse un dessert a rappresentare questa nuova stagione, questo nuovo inizio: Gelato al fico d’india con macaron al pistacchio ripieno di crema di ricotta e crumble al cioccolato. Abbiamo scelto il fico d’india – continua lo chef – perché è l’emblema della sicilianità, perché è resistente e vigoroso e i suoi frutti sono dolci e saporiti, perché può essere lenitivo e curativo e in questo momento abbiamo tutti bisogno di un po’ di cura. Lo abbiamo farcito con la crema di ricotta perché non può mancare in un dolce siciliano e arricchito con crumble al cioccolato di Modica per dare una nota a contrasto. E poi il gelato al fico d’india, fresco, gustoso, per completare. La pasticceria per noi è creatività, è cura dei nostri clienti, è l’esperienza conclusiva del pasto che vorremmo fosse indimenticabile. Per questo, da sempre, la nostra carta dei dessert è stata molto curata, con dolci che spaziano dalla tradizione alle rielaborazioni, dai dessert di casa nostra ad altri di stampo internazionale>>

Giovanna Cascio

Le creazioni dolci sono affidate alle mani di Giovanna Cascio, la pastry chef del ristorante che, in collaborazione con lo chef, dà vita ai dessert che da sempre sono una delle note distintive del ristorante. <<Una delle sfide più stimolanti nella creazione di un dessert – dice – è il fatto che si tratta dell’ultima cosa che un cliente assaggia e quindi deve racchiudere in sé creatività, territorialità ma anche un gusto che rimanga ben impresso ed impreziosisca tutta l’esperienza del pranzo o della cena. Per questo fare dolci in un ristorante è una grande responsabilità. La tentazione di Adamo, una sfoglia con le mele alla cannella e gelato alla vaniglia, ad esempio, è uno dei grandi classici del ristorante ai quali, quest’anno,  abbiamo voluto affiancare “Il gelato al fico d’india” e poi “Come un cappuccino”, mousse al cioccolato bianco, cremoso al caffè e croccante alle nocciole, “Eton Mess”, un dessert di tradizione anglosassone composto da meringa, crema al limone, fragole e chantilly, una Trilogia di sorbetti alla frutta con le sue cialde e caviale di frutta, una mousse al cioccolato e salsa ai lamponi>>. 

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