Ha chiesto aiuto con un filo di voce. Agli operatori della sala operativa è riuscita ad indicare il proprio indirizzo, poi si è rifugiata da un vicino di casa dove i poliziotti delle volanti l’hanno trovata poco dopo, sconvolta, con solo una vestaglia addosso e la mano visibilmente gonfia e arrossata.

Trasferita al pronto soccorso del più vicino ospedale cittadino, la donna riportava un trauma cranico, un trauma contusivo alla spalla e una frattura alla mano con una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni.

La ricostruzione della polizia

La ricostruzione dei fatti operata dai poliziotti delle volanti della questura di Messina ha consentito di ricostruire la vicenda e di delineare le responsabilità del compagno della donna, il quale l’avrebbe aggredita e malmenata alla presenza del figlio minore di sette anni, durante una lite furibonda nata per questioni familiari.

Sin dai primi accertamenti, inoltre, è emerso che non sarebbe stato il primo episodio ma l’ultimo di una lunga serie di atti di violenza mai denunciati prima.

Arrestato un 40enne

Gli agenti, pertanto, hanno tratto in arresto l’uomo per i reati di maltrattamenti in famiglia. All’esito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e l’uomo, allontanato dalla casa familiare, è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora in un altro comune.