Un allevatore abusivo è stato denunciato dalla polizia municipale a Messina. Oltre a detenere in stato pietoso ovini, bovini e suini aveva ridotto un’ampia area collinare in una enorme discarica a cielo aperto, sequestrata.
Nell’area, di circa 3mila metri quadrati a Ortoliuzzo, erano state realizzate stalle abusive e un’abitazione dove l’allevatore viveva in condizioni igienico-sanitarie di estrema precarietà.
Sparsi nella proprietà veicoli abbandonati, pneumatici, infissi dismessi, eternit non trattato, batterie da auto e carcasse di elettrodomestici.
Rinvenuti rifiuti di diversa tipologia
“I rifiuti rinvenuti, di diversa natura e tipologia – si legge nella nota diffusa dalla polizia municipale – pericolosi e non pericolosi, si trovavano in commistione tra loro e sparsi ovunque in tutta la proprietà. Ovunque erano presenti veicoli abbandonati, pneumatici, infissi dismessi, Eternit non trattato, batterie da auto e carcasse di elettrodomestici”.
Animali non censiti
Inoltre, gli animali erano privi della marca auricolare, risultando quindi non censiti come riscontrato dal personale veterinario dell’Asp intervenuto su segnalazione degli agenti.
A Partinico rinvenuta una discarica con rifiuti pericolosi
Nei giorni scorsi in Sicilia è stata rinvenuta un’area adibita abusivamente a discarica di rifiuti speciali pericolosi, sequestrata dai finanzieri della compagnia di Partinico.
L’operazione scattò nell’ambito di un servizio d’iniziativa in materia di polizia ambientale.
In particolare, la sezione aerea della guardia di finanza di Palermo, nel corso di una ricognizione sul territorio di Partinico, ha individuato un vasto appezzamento di terreno alla periferia del paese, in contrada Turrisi Soprana, all’interno del quale erano accatastati decine di cumuli di rifiuti. Da qui era stato deciso di effettuare un sopralluogo più approfondito all’esito del quale veniva accertata su un’area che si estende per oltre 350 metri quadrati la presenza di materiali edili di scarto, copertoni di auto e decine di lastre di eternit.
Le fiamme gialle di Partinico procedevano quindi a sottoporre a sequestro la zona contaminata, ulteriormente danneggiata dal tentativo di “smaltire” i rifiuti dandoli alle fiamme. Per questo motivo è stata inoltrata alla Procura un’apposita comunicazione di notizia di reato nei confronti del proprietario dell’area adibita a discarica abusiva, che è stata sottoposta sequestro preventivo. La contestazione è quella di violazione del testo unico in materia di tutela ambientale, reato punito con l’arresto da 6 mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600 a 26 mila euro.
Sequestrata nell’Agrigentino un’area di 25mila metri quadrati
Nello stesso periodo, una discarica abusiva di circa 25mila metri quadrati è stata sequestrata dai carabinieri del Villaggio Mosè nel territorio agro tra Agrigento e Palma di Montechiaro in località Rocca di Corovo Sfondato Soprano. Nella discarica erano stati depositati mobili vari, fusti di vernice vuoti, materiali edili di risulta, e lastre in eternit. Avviate le indagini per risalire ai responsabili dell’abbandono dei rifiuti.
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